Giocodanza. Per bambini che sognano di indossare tutù e scarpette

Settembre, si sa, è tempo di corsi sportivi e attività extrascolastiche e la danza, per femmine e maschietti, è uno degli sport che, nonostante tutto, va per la maggiore anche tra i bimbi di oggi.
Si inizia sempre prima e molti bimbi sono iscritti a vere e proprie lezioni di danza classica a partire dai 2/3 anni.
In generale, sono i bambini più motivati o quelli che hanno mostrato un interesse precoce per la disciplina.
Per gli altri, quelli che vogliono solo provare, i non sicuri…, esistono corsi propedeutici che vengono chiamati Giocodanza, per un approccio alla danza più ludico.

Alla base dell’insegnamento c’è il tenativo di avvicinare i bambini al ritmo utilizzando fantasia e immaginazione come motori trainanti e proponendo il tutto sotto forma di gioco.
I bimbi vengono coinvolti in giochi psicomotori che, normalmente, prevedono una parte più ludica e una più tecnica.
La musica e alcuni oggetti forniti dagli insegnanti (lenzuola, foulard, nastri, palle…) sono propedeutici a sviluppare la fantasia infantile immergendoli in un mondo di incanto in cui ai piccoli viene chiesto di agire quasi si trattasse di un gioco di ruolo, in cui sono chiamati a recitare una parte.
In questo modo la danza non è una disciplina fatta di regole e passi rigidi. Piuttosto le regole sono lo strumento ludico con il quale approcciare la disciplina, da utilizzare per divertirsi prima ancora che per imparare.
Si tratta di lezioni durante le quali i bambini vengono completamente coivolti, anima e corpo ma dove la concentrazione richiesta per imparare i passi viene spostata sull’aspetto del gioco e della fantasia.

Questo rende questa tipologia di corsi particolarmente indicata per i bambini più piccoli, dai 2 anni in su. Che possono sempre trovare l’ambiente più congeniale per sviluppare le loro abilità motorie e il loro lato più fantasioso e creativo.

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