Gravidanza e tintura per capelli
Durante la gravidanza sarebbe meglio che la futura mamma evitasse la tintura per capelli con prodotti che contengono sostanze chimiche. Esistono, però, le alternative.

Durante la gravidanza sarebbe meglio che la futura mamma evitasse la tintura per capelli con prodotti che contengono sostanze chimiche. Esistono, però, le alternative.
C’è chi dice che sono più belli e lucenti e c’è chi si lamenta perché hanno perso volume e vigore. Quello che è certo è che durante la gravidanza anche i capelli, come qualsiasi altra cosa, sono sottoposti al continuo bombardamento ormonale. Il risultato è che crescono più in fretta e sono più folti (d’altra parte, con grande disappunto delle future mamme, è tutta la peluria a essere più folta!).
L’effetto negativo di questa crescita improvvisa e repentina è riscontrabile, soprattutto, sulle donne che abitualmente tingono i capelli, fanno meche o colpi di sole: la cosiddetta ricrescita appare, infatti, molto più evidente. Che fare?
La risposta a questa domanda è incerta. L’ipotesi più accreditata, in ogni caso, avvallata anche da una nutrita schiera di medici e ginecologi, è che le sostanze chimiche utilizzate nelle tinture per capelli possano, attraverso il cuoio capelluto, essere assorbite dal bambino, con effetti che potrebbero compromettere la sua salute.
Naturalmente, il rischio di compromettere il benessere del piccolo è maggiore nei primi tre mesi, quando gli organi sono in formazione. Ma anche alla fine del primo trimestre e per i successivi sei mesi sarebbe meglio evitare di sottoporsi a procedimenti chimici che attraverso il cuoio capelluto mettano in circolo nel sangue agenti chimici (per esempio, l’ammoniaca). Non solo, quindi, la tintura, ma anche stirature con acido, permanenti…
Inoltre, ed è bene sottolinearlo, i capelli già ‘stressati’ dai cambiamenti ormonali potrebbero reagire in modo del tutto inaspettato ai trattamenti estetici con effetti indesiderati anche per la mamma.
Se le tinture per capelli sono off limits, nulla vieta alla futura mamma di utilizzare tinte a base naturale (consigliabili, comunque, a prescindere dalla gravidanza), henné e colpi di sole. Questi ultimi, in particolare, possono rappresentare la vera alternativa, dal momento che vengono applicati direttamente sul capello e non passano attraverso il cuoio capelluto. Forse non possono coprire completamente la ricrescita, ma aiutano a mimetizzare eventuali capelli bianchi se non, addirittura, a coprirli.
D’altra parte, per le donne che hanno in programma la gravidanza, il consiglio potrebbe essere, nei mesi che precedono il concepimento, di tornare al loro originario colore in modo da ‘soffrire’ meno, in seguito, per il ‘dramma dell’antiestetica’ ricrescita.
È, comunque, importante che la donna sia soddisfatta nei 9 mesi di gestazione del suo aspetto fisico (i cambiamenti subiti dal corpo sono talmente tanti che non è sempre facile viverli tutti serenamente). Ecco perché cercare di avere sempre i capelli a posto (taglio, piega, impacchi rinforzanti…) è fondamentale per il benessere psichico della mamma.
Poiché non tutte le gravidanze sono programmate, moltissime mamme, quando scoprono di essere incinta, entrano in apprensione per i comportamenti tenuti nei giorni che precedono la scoperta.
A dire il vero, però, in questa primissima fase pochissimi sono gli atteggiamenti che potrebbero davvero compromettere la salute dell’embrione e, sicuramente, un’eventuale tintura per capelli effettuata pochi giorni dopo il concepimento, non avrà alcuna conseguenza sul buon andamento della gravidanza. Niente panico, quindi.
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