Gravidanza: settimana per settimana

Se la gravidanza inizia ufficialmente il giorno del concepimento, ossia il giorno in cui, subito dopo l’ovulazione o nei giorni immediatamente successivi, l’ovulo incontra lo spermatozoo e viene fecondato, per convenzione si usa contare le settimane di gestazione a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. Si definisce, quindi, epoca gestazionale, diversa dall’epoca concezionale, quel lasso di tempo che va dal primo giorno del ciclo fino al parto per una durata di 40 settimane, 280 giorni, al termine del quale viene fissata, in modo del tutto convenzionale, la data presunta del parto (da un’indagine emerge che solo il 6% delle donne partorisce effettivamente nella data che è stata indicata come quella del parto. Per il resto delle gestanti, senza contare le situazioni patologiche di parto prematuro, questo può avvenire nelle due settimane precedenti o nelle due successive. Oltre il 14° giorno dopo la data presunta, il parto viene indotto).
Nell’arco di questo lungo periodo, il corpo della donna, futura mamma, subisce enormi trasformazioni atte, all’inizio, ad accogliere l’embrione e ad aiutarlo a formarsi, quindi a far crescere il feto e, infine, a consentire al bambino di nascere. Un percorso che dal nulla porta alla vita umana, perfettamente formata e in grado di vivere nell’ambiente extra-uterino.

NOVE MESI DI TRASFORMAZIONI
I nove mesi di gestazione vengono suddivisi in tre trimestre, un po’ per comodità, un po’ perché effettivamente ciascun trimestre corrisponde a una fase precisa della gravidanza, diversa da quella successiva seppur contigua.

Il PRIMO TRIMESTRE va dal primo giorno dell’ultima mestruazione fino alla 12° settimana. Gli eventi eclatanti di questi primi tre mesi sono sostanzialmente tre: l’ovulazione con la conseguente fecondazione e impianto dell’ovulo fecondato, la mancata mestruazione e l’avvio dell’attività cardiaca dell’embrione, la trasformazione dell’embrione in feto.
È questa la fase più delicata della gravidanza. È proprio nel primo trimestre, infatti, che si verifica il numero più elevato di aborti spontanei, generalmente per gravi anomalie genetiche dell’embrione che lo rendono incompatibile con la vita. Per quanto riguarda, invece, le trasformazioni dell’organismo, nelle prime settimane il corpo si prepara ad accogliere l’ovulo fecondato prima e l’embrione poi, mettendo in atto tutta una serie di meccanismi protettivi che rendono l’utero l’ambiente più favorevole per la crescita e lo sviluppo del piccolo. Dal punto di vista ormonale, sono le Beta HCG gli ormoni protagonisti di questa fase, indispensabili per stimolare il corpo luteo a produrre la quantità di progesterone necessaria per il buon proseguimento della gravidanza.
Gli esami da effettuare in questi primi tre mesi sono: esami del sangue e delle urine e prima ecografia fondamentale per accertare lo stato della gravidanza, il numero totale di embrioni fecondati ed escludere, eventualmente, una gravidanza extra-uterina. Consigliati, intorno alla 12° settimana la translucenza nucale e la villocentesi.

Il SECONDO TRIMESTRE, che va dalla 13° alla 26° settimana, è per la donna il meno impegnativo. I disturbi e i fastidi dei primi mesi, infatti, tendono generalmente ad attenuarsi per scomparire del tutto, il peso della pancia è ancora assolutamente sostenibile, la gravidanza è stata accettata dal punto di vista emotivo e il rischio di aborto spontaneo si è ridotto drasticamente. A partire dalla 16° settimana la futura mamma potrebbe cominciare ad avvertire un leggero sfarfallio. Sono i primissimi movimenti fetali avvertibili per la donna (il bambino, a dire il vero, si muove già dalle sue prime settimane di vita). Movimenti che diventano sempre più chiari e manifesti a partire dalla 18° settimana.
Per il feto, il periodo centrale della gravidanza, significa, soprattutto, formazione. In questi mesi, infatti, vanno via formandosi e assumendo le loro funzioni i diversi organi che, a parte i polmoni, saranno perfettamente formati alla fine del trimestre. Il piccolo apprende anche nozioni base che gli saranno utili dopo la nascita, per esempio mette a punto l’istinto di suzione. Inoltre, inizia a coprirsi di una sostanza bianca, la vernice caseosa, che lo isola dal liquido amniotico permettendo, al contempo, alla pelle di respirare.
L’esame più importante del trimestre è l’ecografia morfologica che si esegue tra la 19° e la 22° settimana e consente di indagare lo stato di salute del bambino, il suo accrescimento, la presenza e il corretto funzionamento di tutti gli organi….

Il TERZO TRIMESTRE va dalla 27° alla 40° settimana. Dalla 37° settimana in avanti, però, il bambino potrebbe nascere in qualsiasi momento. Senza che questo gli provochi alcun problema.
In questi ultimi mesi il fisico si prepara a quello che è l’evento più importante. Il parto. Il bambino, ormai completamente formato fatta eccezione per i polmoni, continua a crescere nella pancia della mamma che, giorno dopo giorno, diventa sempre più grande (al termine della gestazione l’aumento ponderale dovrebbe aggirarsi intorno ai 10/12 kg a seconda del peso di partenza). Nel terzo trimestre hanno inizio quelle che vengono chiamate contrazioni di Braxton Hicks, contrazioni innocue e non dolorose che preparano l’utero alla contrazioni vere che avranno inizio al momento del travaglio. Per la futura mamma questi sono mesi impegnativi. Il peso della pancia affatica il fisico, la respirazione è affannosa, il sonno interrotto. È in questo trimestre che generalmente la gestante inizia a frequentare i corsi preparto nell’ambito dei quali vengono date informazioni preliminari sul parto e le tecniche di parto e insegnate le tecniche di respirazione e training autogeno.
Nell’ultimo mese di gravidanza, la donna dovrà sottoporsi a una serie di visite ed esami in vista del parto: visita con l’anestesista nel caso in cui voglia fare richiesta dell’epidurale, tampone vaginale, esami del sangue e delle urine, visita cardiologica sempre in previsione di un’eventuale epidurale.

Abbiamo pubblicato sul nostro sito una nuova sezione che consente alle future mamme in dolce attesa (e non ancora) di monitorare il procedere della loro gravidanza settimana per settimana, analizzando sia i cambiamenti relativi alla donna sia quelli del bambino. È possibile inserire la data del primo giorno delle ultime mestruazioni per sapere a che si settimana di gestazione si è arrivati. Oppure, semplicemente, cliccare sulle settimane per scoprire cosa succede.

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