I primi pudori

Fino ai 12/18 mesi, il bambino non percepisce la distinzione tra il proprio corpo e quello della mamma. Solo intorno a quell’età comincia a prendere coscienza del mondo esterno e di tutto quello che può scoprire e sperimentare. La sua scoperta è quella di un un “piccolo selvaggio”, ignara di regole o sensi del pudore. Si osserva, si tocca, sperimenta le diverse parti del proprio corpo, tra cui anche gli organi sessuali. In questa fase è molto importante non reprimere questo desiderio di scoperta, non scandalizzarsi o imbarazzarsi di fronte a questi comportamenti del bambino.

Verso i 4 anni vostro figlio diventa un animale “sociale” a tutti gli effetti e comincia a confrontare il proprio corpo con quello degli altri bambini e degli adulti. E’ qui che inizia a svilupparsi il “senso del pudore” (da non confondersi con la vergogna!).
Così capita che di colpo, vi butti fuori dal bagno, non si lasci più lavare o vestire, si imbarazzi se girate nudi per casa. Non preoccupatevi, non è la società che ne sta facendo un “bacchettone”, si tratta di una fase assolutamente normale e importante della sua crescita, derivante dall’osservazione del mondo intorno a sè. Il senso del pudore è lo strumento che il bambino utilizza per mantenere la prorpia identità rispetto agli altri, conservarsi come individuo con una parte privata, solo sua.

In questa fase è importante rispettare questo bisogno di privacy del bambino: lasciatelo solo in bagno se percepite che lo desidera, fate in modo che si lavi da solo le parti intime, soprattutto, non prendetelo in giro per il suo eccessivo pudore. E non dimenticate che il “livello” di pudicizia del bambino è parte del suo carattere. Come negli adulti, ci sono bambini più o meno riservati e una forzatura al loro senso del pudore equivale a una forzatura del loro intimo e del loro essere.

Categorie:

Età Prescolare
Psicologia educazione

Cosa ne pensi

;