Il diritto degli animali diventa materia scolastica

È dei giorni scorsi la notizia che il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo
Decreto Scuola che prevede una serie di novità per ciò che concerne l’anno scolastico 2013-2014 a cominciare dai fondi stanziati per far ripartire la scuola alle novità in tema di welfare dello studente, dal potenziamento dell’offerta formativa alla tutela della salute a scuola (divieto di fumo esteso anche alle aree esterne quali cortili e giardini di pertinenza scolastica), dalle normative in materia di edilizia scolastica all’aumento del numero di insegnanti di sostegno sino ad arrivare alla formazione dei docenti, alla qualità della ricerca scientifica, allo stanziamento di fondi per gli Istituti Superiori di Musica e le Accademie di Belle Arti, all’abrogazione del bonus maturità…
Tra le varie misure prese, una, minuscola, interessa anche la Scuola Primaria con l’introduzione, a partire dalle prime classi, di materie relative all’educazione ambientale, alla protezione e ai diritti degli animali.
L’idea è quella di educare gli studenti, sin dai primissimi anni, al rispetto per gli animali, alla loro tutela e salvaguardia trasformando quella che finora è stata la libera iniziativa di singoli docenti, in vero e proprio argomento scolastico, con tanto di libri di testo, materiale formativo, insegnanti specializzati.

Si legge, infatti, nell’ordine del giorno accolto il Senato:
premesso che gli italiani amano gli animali, quasi una famiglia su due ha almeno un animale, cani e gatti soprattutto ma anche piccoli mammiferi, rettili, uccellini e pesci, che nel loro complesso sono circa quindici milioni e spesso vengono considerati veri e propri membri della famiglia; la diffusione di una cultura dell’ambiente adeguata non può prescindere dal mondo della scuola ovvero dalla predisposizione di specifici piani di insegnamento; parte integrante di una corretta cultura ambientale è la tutela dei diritti degli animali, intesi come esseri viventi e senzienti, cui riconoscere non solo il diritto all’esistenza, ma anche a non essere trattati con crudeltà o sottoposti a comportamenti afflittivi; già negli scorsi anni in varie scuole italiane sono stati attivati progetti di zooantropologia didattica, con l’obiettivo di educare i giovani alla conoscenza e al rispetto degli animali; che più in generale l’educazione ambientale ha un elevato valore etico e di formazione della coscienza civile, predisponendo alla conoscenza e al rispetto degli altri viventi e della natura, impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di predisporre nel programma del prossimo anno scolastico lo studio delle leggi relative agli animali, con affidamento ad insegnati dotati di specifica esperienza e preparazione; come già previsto dall’articolo 5 della legge n. 189 del 2004, contro il maltrattamento degli animali; a disporre l’inserimento delle materie relative alla tutela ambientale e alla protezione e ai diritti degli animali nei piani di studio a partire dalle scuole elementari, ma poi anche in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

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