La metodologia scientifica nella scuola dell'infanzia
La Scuola di Infanzia diventa laboratorio per avviare il bimbo alla comprensione di complessi processi cognitivi.

La Scuola di Infanzia diventa laboratorio per avviare il bimbo alla comprensione di complessi processi cognitivi.
La scuola dell’infanzia, già con gli Orientamenti del 1991 e con le modalità di avvio ai nuovi indirizzi organizzativi (proprie dei progetti A.S.C.A.N.I.O.), e ancor più oggi con le Indicazioni Nazionali dei Piani Educativi, indica l’esigenza di favorire, nei bambini (dai due anni e mezzo in poi), lo sviluppo di conoscenze e competenze nelle aree dell’identità, dell’autonomia e delle abilità, attraverso attività che, valorizzando il gioco, la ricerca, la sperimentazione e la strutturazione adeguata di spazi e tempi, si qualifichino per una visione di “intreccio di esperienze”.
La scuola dell’infanzia rappresenta quindi il primo momento per avviare l’alunno alla sperimentazione di complessi processi cognitivi, legati all’appropriazione di nuovi linguaggi espressivi e relazionali.
Nel 1998 il documento chiamato “I contenuti essenziali della formazione di base” indicava “le scienze” come componente di una mappa esperienziale che valorizzava nella scuola il ruolo della tecnica e delle nuove tecnologie.
Un progetto laboratoriale dei linguaggi scientifici si può concretizzare, pertanto, nella scuola dei piccoli attraverso la realizzazione di percorsi didattici, nei quali trovino collocazione i momenti fondamentali di una metodologia scientifica: quello applicativooperativo dell’indagine e quello concettualecognitivo.
Per questo un tale laboratorio abbisogna di uno spazio adeguatamente attrezzato finalizzato:
L’esperienza educativa deve essere motivante e pertanto lo spazio va attrezzato come un piccolo modo scientifico. A questo proposito, ecco alcuni esempi pratici di possibili attività:
Attraverso le attività proposte il bambino va guidato dagli insegnanti a ipotizzare, discutere, cercare soluzioni e, attraverso il gioco e la socializzazione, ad accettare l’errore, che rappresentando la base del pensiero scientifico, si relaziona bene col pensiero infantile che cresce nel potenziamento della criticità e della creatività.
Se volete scrivere alla dottoressa Maria Rita Esposito, porle domande, dubbi e quesiti, potete farlo scrivendo a mresposito@bambinopoli.it.
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