La metodologia scientifica nella scuola dell'infanzia

La scuola dell’infanzia, già con gli Orientamenti del 1991 e con le modalità di avvio ai nuovi indirizzi organizzativi (proprie dei progetti A.S.C.A.N.I.O.), e ancor più oggi con le Indicazioni Nazionali dei Piani Educativi, indica l’esigenza di favorire, nei bambini (dai due anni e mezzo in poi), lo sviluppo di conoscenze e competenze nelle aree dell’identità, dell’autonomia e delle abilità, attraverso attività che, valorizzando il gioco, la ricerca, la sperimentazione e la strutturazione adeguata di spazi e tempi, si qualifichino per una visione di “intreccio di esperienze”.
La scuola dell’infanzia rappresenta quindi il primo momento per avviare l’alunno alla sperimentazione di complessi processi cognitivi, legati all’appropriazione di nuovi linguaggi espressivi e relazionali.

Nel 1998 il documento chiamato “I contenuti essenziali della formazione di base” indicava “le scienze” come componente di una mappa esperienziale che valorizzava nella scuola il ruolo della tecnica e delle nuove tecnologie.
Un progetto laboratoriale dei linguaggi scientifici si può concretizzare, pertanto, nella scuola dei piccoli attraverso la realizzazione di percorsi didattici, nei quali trovino collocazione i momenti fondamentali di una metodologia scientifica: quello applicativooperativo dell’indagine e quello concettualecognitivo.
Per questo un tale laboratorio abbisogna di uno spazio adeguatamente attrezzato finalizzato:

  • 1. all’acquisizione di specifiche abilità di osservazione, ricerca, sperimentazione;
  • 2. alla costruzione di modi di “guardare scientifico”;
  • 3. all’uso codificato di sistemi multimediali;
  • 4. allo sviluppo di rappresentazioni mentali efficaci ed operative

    L’esperienza educativa deve essere motivante e pertanto lo spazio va attrezzato come un piccolo modo scientifico. A questo proposito, ecco alcuni esempi pratici di possibili attività:

  • La luce e i colori
    Attività di maturazione delle capacità percettivo-visive attraverso giochi di movimento associati ai colori (mescolamento “libero” di pitture, sperimentazione della risultante del mescolamento dei “colori primari”, mescolamento di luci colorate preventivato dalle ipotesi dei singoli bambini e del gruppo, con osservazione e verifiche guidate…).
  • Il pasticciamento
    “Attività di maturazione delle capacità percettivo-manipolative attraverso giochi con i materiali (manipolazione di materiali duttili e “trasformabili” quali pongo, das, acqua – farina, creta…).
  • Gli odori
    Attività di maturazione delle capacità percettivo- olfattive attraverso giochi di riconoscimento olfattivo (raccolta di oggetti profumati, di fiori, profumi, frutti; giochi a occhi bendati; mescolamento di più profumi…).
  • I gusti
    Attività di maturazione percettivo- gustative attraverso giochi di riconoscimento gustativo (preparazione di miscugli con liquidi potabili e prodotti commestibili, realizzazione di ipotesi sulla base olfattiva, degustazioni, giochi a occhi bendati…).
  • Percepire i suoni
    ” Attività di maturazione percettivo- uditive attraverso giochi di riconoscimento dei suoni e dei rumori (giochi a occhi bendati, giochi di differenziazione tra rumore e suono e tra suoni acutideboli, audioregistrazione di suoni, rumori e voci…).
  • Fenomeni fisico-chimici
    Attività di maturazione del pensiero scientifico attraverso giochi di “esperimento”(raccolta di materiali liquidi e solidi, preparazione e mescolamento di sostanze atossiche, osservazione degli effetti con tabulazione-dati attraverso cartelloni colorati, sperimentazioni sulle potenzialità corrosive di liquidi quali la colla documentando con un diario e con simboli l’esperienza, sperimentazioni sul “galleggiamento”, raccolta di oggetti “pesanti” e “leggeri…).
  • Il ciclo meteorologico
    Attività di maturazione dei concetti temporali attraverso esperienze di ordinamento, successione, misurazione con raccolta tabulata dei dati metereologici quotidiani con materiali vari (recipienti, scorta fotografica, videoriprese…).
  • Il fantastico mondo del PC
    Attività di approccio critico-creativo all’uso di tecnologie multimediali con attività ludiche miranti alla conoscenza del computer nei suoi vari componenti (schermo, tastiera, mouse, stampante…). Assimilazione di semplici meccanismi di gestione (interiorizzazione del rapporto tra spostamento del mouse e spostamento del cursore sullo schermo. Incremento della creatività attraverso l’uso di programmi per bambini quali MICROMONDI (semplici ambienti naturali e artificiali nei quali il bambino e il piccolo gruppo interagisce con cose e personaggi), CHILD PLAY (foglio “alternativo” per il disegno libero, l’uso dei colori, l’uso delle figure geometriche, l’uso di disegni da colorare, ), PAINT (programma di grafica – base che permette combinazioni di figure, costituzione di paesaggi, creazione di biglietti e inviti per feste…).

    Attraverso le attività proposte il bambino va guidato dagli insegnanti a ipotizzare, discutere, cercare soluzioni e, attraverso il gioco e la socializzazione, ad accettare l’errore, che rappresentando la base del pensiero scientifico, si relaziona bene col pensiero infantile che cresce nel potenziamento della criticità e della creatività.

    Se volete scrivere alla dottoressa Maria Rita Esposito, porle domande, dubbi e quesiti, potete farlo scrivendo a mresposito@bambinopoli.it.

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