Le sezioni primavera

Dall’accordo tra il Ministro della Pubblica istruzione, il Ministro delle Politiche per la Famiglia, il Ministro della Solidarietà sociale, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni, nasce la promozione di un’offerta educativa integrativa e sperimentale per i bambini dai 2 ai 3 anni.
Il Ministro Fioroni, infatti, riconfermando la priorità di garantire una rete estesa e qualificata di servizi socio-educativi per la prima infanzia consente, attraverso i 1158 progetti Sezioni Primavera approvate per l’anno scolastico 2007/2008, di avviare in via sperimentale un’offerta educativa rivolta ai bambini dai 2 ai 3 anni, per poter soddisfare le crescenti richieste.

I progetti mirano ad accogliere in Sezioni sperimentali aggregate bambini di età omogenea compresa tra i 2 ed i 3 anni, in locali adeguati e con strutture idonee (all’interno delle scuole dell’infanzia e degli asili nido), con personale educativo fornito di specifica preparazione.
Alla luce delle migliori esperienze realizzate fino a oggi in campo educativo, pedagogico e didattico, tali progetti si basano su alcuni criteri di qualità per la sperimentazione della nuova offerta:

  • Presenza di locali idonei sotto il profilo funzionale e della sicurezza, rispettosi delle norme vigenti in materia, e che rispondano alle diverse esigenze dei bambini (accoglienza, riposo, gioco, alimentazione, cura della persona, ecc.).
  • Allestimento con arredi, materiali, macro-strutture, in grado di qualificare l’ambiente educativo come contesto di vita, di relazione, di apprendimento.
  • Orario di funzionamento flessibile che prevede un modulo orario di base (fino a 6 ore) e un orario prolungato (fino a 8/9 ore).
  • Dimensione contenuta del gruppo “omogeneo” di età, che può variare dai 15 ai 20 bambini in base al modello educativo e organizzativo adottato.
  • Rapporto numerico insegnanti-bambini definito nel rispetto delle leggi regionali vigenti che, orientativamente, non dovrebbe essere superiore a 1:10 (sempre tenendo conto dell’età dei bambini, dell’estensione oraria del servizio, della dimensione del gruppo, delle caratteristiche del progetto educativo e di un’adeguata presenza di personale ausiliario qualificato).

Accanto a ciò si definisce la necessità di promuovere specifiche forme di aggiornamento per il personale impegnato nei progetti sperimentali, ampliate da programmi di consulenza e di coordinamento pedagogico, che garantisca la completa affidabilità sotto il profilo educativo del nuovo servizio avviato, anche in risposta alle esigenze e ai bisogni delle famiglie.
Da tale premessa nasce l’esigenza di formare nuove figure educativo – professionali che siano atte a progettare e realizzare percorsi di sviluppo e di crescita adeguati per i bimbi dai 2 ai 3 anni. Il riferimento centrale dovrebbe prendere origine dall’importanza della promozione della salute e dello sviluppo personale e sociale dei piccoli di 2 anni, nei contesti educativi e a scuola.
La stesura dei progetti presentati abbisogna, quindi, di attivare negli educatori competenze didattiche specifiche rispondenti all’analisi dei bisogni e delle risorse disponibili, alla progettazione e alla realizzazione dei percorsi pertinenti, nelle aree pedagogica, metodologica e didattica.
I nuovi operatori nelle sezioni primavera, conoscendo i fondamenti della psicologia della primissima infanzia, attivano quelle strategie di comunicazione verbali e non verbali che vedono il bambino dai 2 ai 3 anni esprimesi attraverso la musica, il movimento, la danza creativa, la fiaba, il colore, l’immagine, la manipolazione.
Tutto avviene valorizzando la metodologia del gioco, del gioco simbolico e della ludicità .

In quest’ottica può essere importante sviluppare la strutturazione di laboratori ludici – espressivi tali da:

  • favorire l’inclusione dei bambini in situazione di disabilità, disagio e diversità.
  • garantire le basi per il graduale raggiungimento della sicurezza di sè, delle proprie capacità e della prima autonomia personale.
  • Contribuire alla diffusione di percorsi didattici innovativi (diffusione di esperienze).
  • Aiutare i bambini a capire le diverse possibilità di espressione e interazione con sè, gli altri e il mondo.

I progetti Sezioni Primavera devono vedere la componente genitoriale attiva dei percorsi, che vanno periodicamente e verificati, socializzando le proposte didattiche e registrando i traguardi ottenuti dai piccoli (a breve, medio e lungo termine). Inoltre lo scambio costante di informazioni ed esperienze fra le scuole tutte che si attivano quest’anno sulle sezioni primavera è fondamentale per analizzare e condividere i contenuti proposti.
Per questo è importante documentare ogni attività ed esperienza ludica messa in campo, attraverso materiali cartacei (cartelloni, lavori del gruppo dei piccoli,…) e digitali (scorte fotografiche, video…).

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