Lezione di storia: i Romani

Un po’ per via della vicinanza spaziale (molti dei fatti raccontati sui libri e sui sussidiari di storia sono successi proprio in Italia, centinaia e centinai di secoli fa) un po’ per l’influenza che la cultura romana ha avuto sulla storia del nostro Paese, sta di fatto che nei programmi per la scuola elementare, i Romani rimangono al primo posto, tra gli insegnamenti storici, sia per ciò che concerne il tempo dedicato al loro studio, sia per quel che riguarda le informazioni fornite agli scolari.
Ecco perché potrebbe valere la pena, proprio durante i mesi estivi, organizzare una gita a un museo o, meglio ancora, a un sito archeologico per fornire ai piccoli studenti un punto di vista ravvicinato sulla storia che hanno appena studiato a scuola o che andranno a studiare negli anni successivi.
E in Italia, nulla sembra essere così facile dal momento che la maggior parte delle città furono fondate in epoca romana e dal momento che quasi tutte sembrano conservare, tra piazze e monumenti, resti che testimoniano del passaggio di una civiltà gloriosa che per secoli ha saputo conservare intatta la sua egemonia.

I ROMANI

  • IL TEATRO:
    I primi teatri romani in pietra risalgono all’ultimo periodo della Repubblica (127 – 27 a.C.) e si rifanno, dal punto di vista architettonico, ai ben più antichi teatri greci. A differenza di questi ultimi, però, potevano essere costruiti ovunque, nel centro della città (come spesso avveniva), oppure fuori, su un terreno in pendenza. La parte destinata agli spettatori, disposta e emiciclo per assecondare la forma circolare dell’orchestra, è la cavea divisa in diversi ordini, separati tra loro da parapetti, accessibili da gallerie. Un portico a colonne, destinato agli spettatori più poveri, sovrastava la cavea mentre nelle prime file e nell’orchestra si sedeva il pubblico più ragguardevole. L’orchestra è semicircolare, più piccola rispetto a quella greca perché non più destinata a ospitare l’azione, spostata nell’edificio scenico chiuso in fondo dalla scaenae frons, una struttura a più piani, alta ma poco profonda, che serviva da fondale e spesso conteneva i camerini per gli attori, ornata con elementi architettonici e sculture. Davanti alla scaenae frons correva un palcoscenico rialzato denominato proscaenium. I romani furono i primi a inventare il sipario aulaeum che si abbassava, scomparendo in un apposito solco, all’inizio dello spettacolo.
    Tra i teatri meglio conservati che vale la pena visitare segnaliamo il Teatro di Marcello a Roma terminato nel 17 a.C. sotto l’imperatore Augusto, il Teatro Romano di Volterra risalente agli ultimi anni del I secolo a.C., il Teatro di Segesta edificato nel III secolo a.C. in periodo ellenistico ma sotto la dominazione romana; il Teatro di Taormina, costruito forse in epoca greca e ristrutturato e ampliato dai romani.
    L’Anfiteatro:
    rappresenta un’evoluzione del teatro romano classico da cui si differenzia per la forma ellittica che permetteva di avere posti a sedere su tutti e quattro i “lati”. Rispetto ai teatri, differiva spesso la funzione per la quale venivano utilizzati. Nell’Antica Roma, infatti, servivano soprattutto per i combattimenti tra gladiatori, tra gladiatori e animali e per i giochi atletici. Gli anfiteatri più famosi in Italia, che meritano senz’altro una visita, sono il Colosseo costruito tra il 70 e l’80 d.C. e l’Arena di Verona del I secolo d.C..
  • I TEMPLI:
    Come i Greci, anche i Romani eressero monumenti per le loro divinità riprendendo lo stile architettonico dei templi greci. A differenza di questi ultimi, però, i templi romani sorgevano per lo più in un contesto urbano a stretto contatto con gli altri edifici cittadini (il teatro, la basilica, le terme, le abitazioni dei nobili…). I resti più noti si trovano a Roma, nel sito archeologico dei Fori Imperiali.
  • LE TERME:
    Un altro edificio simbolo della grandezza e dell’ingegno del popolo romano è rappresentato dalle terme, ovvero i bagni pubblici dove gli antichi romani si recavano per immergersi e rilassarsi nell’acqua calda. La struttura architettonica era abbastanza complessa, caratterizzata dalla presenza di un frigadarium (piscina di acqua gelata), di un tepidarium (piscina di acqua tiepida) e calidarium (piscina di acqua bollente). Accanto a questi ambienti sorgevano gli spogliatoi e, spesso, anche le palestre.
    Meritano una visita le aule termali del sito archeologico di Baia, cittadina a nord di Napoli considerata l’Acapulco dell’Antichità nota anche per essere stata in parte sommersa dal mare che ancora conserva i fasti e lo splendore dei suoi edifici e delle sue ville.

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