No alle webcam negli asili nido

Il Garante della Privacy dice no all’introduzione indiscriminata di webcam e telecamere negli asili nido dopo la notizia che un asilo privato di Ravenna (I pargoli) aveva deciso di installarle per consentire ai genitori di avere un accesso diretto alla struttura tramite internet e come strumento deterrente contro abusi e maltrattamenti. Una forma preventiva di controllo, insomma, dopo i ripetuti fatti di cronaca degli ultimi tempi (recente la notizia dell’arresto di due maestre di Roma accusate di aver picchiato i bambini) per tranquillizzare le famiglie permettendo loro di monitorare costantemente tutte le attività dei bimbi durante la loro permanenza al nido.
L’idea delle webcam nelle strutture per l’infanzia non è certo nuova. Già in passato altri nidi e scuole materne avevano optato per soluzioni simili (il nido Pollicino di Vigevano, la scuola per l’infanzia Salagadula di Lecce…). Si trattava, però, di webcam accese solo in alcuni momenti della giornata e, comunque, di casi isolati. Il rischio, invece, è ora che tutti decidano di installare telecamere e webcam come una sorta di servizio aggiuntivo per i genitori
Varie le motivazioni che hanno spinto il Garante a dire no, prima fra tutti la tutela della privacy e della riservatezza dei bimbi stessi.

I PERCHE’ DEL DIVIETO
Tra le motivazioni che il Garante ha addotto contro i provvedimenti adottati dall’asilo di Ravenna, dunque, in primo luogo l’interesse primario di salvaguardare il diritto alla privacy dei minori.
In secondo luogo, il fatto che l’unica spinta a introdurre sistemi di videosorveglianza, per ammissione del nido stesso, era stata la necessità di tranquillizzare i genitori, senza che questo apportasse nessun miglioramento reale nella vita dei piccoli.
Quindi, la non idoneità dei mezzi stessi utilizzati dal momento che l’accesso alla struttura tramite webcam, proprio per una questione tecnica, era, in effetti, consentito a chiunque e non solo alla famiglia del bambino in questione.
Infine, ma non ultimo, il fatto che i genitori potessero indiscriminatamente guardare immagini relative a tutti i bambini presenti nel nido. Non solo quelle del proprio figlio.
Ha spiegato Soru, presidente dell’Autorità: Sistemi di controllo così intrusivi devono essere usati con estrema cautela dal momento che possono condizionare la spontaneità del rapporto con gli insegnanti.

Categorie:

Babysitter nido
Neonato

Cosa ne pensi

;