Obesity week a Parma

Si svolgerà a Parma, considerata la capitale della food valley, fino a domenica 16 ottobre, l’Obesity Week durante la quale sarà affrontato il tema dell’obesità in tutti i suoi aspetti e da ogni punto di vista, con incontri, convegni, momenti scientifici e divulgativi, ma anche degustazioni, che si svolgeranno in alcune sedi cittadine e della provincia.
Con la premessa di presentare il cibo non solo come un nemico, ma anche come un amico con il quale allearsi, il professor Leone Arsenio, responsabile della struttura Malattie del Ricambio e Diabetologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha pensato di organizzare sette giornate mirate all’alimentazione sana, sobria, gratificante e consapevole. Come spiega lui stesso: La mia idea nasce da Obesity Day, evento a carattere nazionale a cui partecipiamo da anni, ma che si limita a un solo incontro con il pubblico. Personalmente ho riflettuto sul fatto che l’impegno di una sola giornata riportava scarsi risultati, perché la gente, al suo termine, tornava a casa senza soluzioni in merito. Pertanto ho ritenuto che fosse più proficuo prolungare l’iniziativa per più giorni e di allargarla dall’ambito sanitario a molti altri, in quanto il cibo ha risvolti sociali, etici, culturali, economici, psicologici e religiosi. Possiamo affermare che l’alimentazione si interfaccia con l’uomo a 360° e che non è solo curativa ma permette la conservazione della specie. Allo scopo di convincere la gente ad avere un corretto rapporto con il cibo, gli interventi non dovrebbero riguardare solo il settore della sanità, ma gli approcci devono essere multidisciplinari, ad esempio interessando l’industria, per ottenere prodotti più salutari, e i media, perché possano divulgare informazioni corrette.

UN PROBLEMA SOCIALE PRIMA CHE PERSONALE

Nel corso della manifestazione, che naturalmente prevede numerosi appuntamenti, è previsto anche un dibattito sull’alimentazione infantile e il problema dell’obesità dei più piccoli dal momento che, dati alla mano, un bambino su tre risulta essere in sovrappeso con tutto ciò che questo comporta sia in termine di salute personale sia in termini di spesa pubblica (in Emilia Romagna, per esempio, si è valutato che un diabetico incide sulla spesa sanitaria tre volte di più degli altri, per un costo annuale individuale di circa 3.000 €. In tempi di riduzione di fondi per la sanità pubblica, si ottiene un risparmio anche evitando che un obeso diventi diabetico. La prevenzione delle patologie cronico-degenerative riesce così a far contenere le spese).

IL CIBO COME PIACERE

Tuttavia, poiché il cibo è anche piacere, il professor Arsenio ha voluto che la Settimana di Prevenzione dell’Obesità si concludesse con un evento all’insegna del gusto: a Calestano, domenica 16, alle ore 15.00, I gioielli dell’Appennino parmense: tartufo, prosciutto, parmigiano condurranno i presenti in un viaggio alla scoperta della storia e delle proprietà organolettiche e nutrizionali dei prodotti che rappresentano l’eccellenza gastronomica del territorio.

Per informazioni: www.obesityweek.info

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