Pagelle in arrivo

Il quadrimestre sta per finire ed è quasi ora di pagelle. É difficile che i voti o i giudizi possano arrivare inaspettati per le famiglie. Ogni genitore, infatti, dovrebbe già sapere cosa aspettarsi. É per questo che è veramente importante utilizzare l’arrivo della pagella come un momento di discussione e dialogo con i propri figli e non come un giudizio.

Il voto ha in sé una sua importanza solo come momento di sintesi e non dovrebbe essere considerato un risultato finale. Inoltre, non va preso come momento per “trarre conclusioni” dal momento che tutte le considerazioni sull’andamento del bimbo durante questa prima parte di anno scolastico avrebbero dovuto essere già affrontate a tempo debito sia con lui sia con gli insegnanti.

Il tipo di comportamento da adottare è, quindi, quello di porre domande, non di formulare giudizi. Per intenderci: frasi del tipo Te l’aspettavi? oppure Pensi che questo voto rispecchi veramente quello che sai in questa materia? o ancora Perché, secondo te, in questa materia vai particolarmente bene (o meno bene)? non solo possono essere utili per voi per capire se c’è qualche difficoltà che il piccolo non è stato in grado di comunicarvi durante l’anno, ma possono essere utili per lui per capire in cosa ha sbagliato e dove, invece, ha agito correttamente, con impegno e dedizione.
Sono i bambini, insomma, a dover parlare e non i genitori. A loro spetta, in questa fase, il compito di comprendere ed eventualmente di scegliere la strada più adeguata per porre rimedio a situazioni difficili o di smarrimento.
Inoltre, è bene ricordare che il tipo di rapporto instaurato sull’argomento pagella rimarrà tale anche negli anni successivi: no, quindi, a lodi eccessive in caso di voti positivi che potrebbero determinare, come reazione, la paura di una delusione sproporzionata in caso di brutto voto.

Insomma, per sintetizzare, le pagelle si guardano e discutono CON LORO seduti al loro fianco e non di fronte, come giudici implacabili. E alla fine, sigillate la chiacchierata con un abbraccio, qualche coccola, per far passare chiaramente il messaggio che quello che vi siete detti non ha niente a che vedere con l’amore e l’affetto che provate per loro.

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