Quando la casa diventa Nido

In Trentino Alto Adige si chiamavano Tagesmütter quelle donne che, durante il giorno, si pendevano cura presso le loro case dei figli di amiche e vicine impegnate nei campi o in fabbrica. Un po’ seconde mamme e un po’ imprenditrici di sé stesse, insomma, dal momento che il “servizio” prevedeva un compenso a base di uova, latte, farina, frutta…
In tempi recenti quella della tagesmütter è diventata una figura professionale a tutti gli effetti, con tanto di percorso formativo alle spalle e riconoscimento da parte delle autorità locali e sulle tagesmütter e la loro esperienza è stato pubblicato un libro dal titolo Il modello Tagesmütter – una professione al femminile per l’infanzia, dalla formazione alla cooperazione sul territorio.
Duplice lo scopo di questo progetto, partito appunto dal Trentino Alto Adige e approdato, poi, anche in Lombardia e Veneto: da una parte si cerca di dare risposta alla carenza di strutture pubbliche (asili nido, soprattutto) che accomuna quasi tutte le realtà italiane e attanaglia i genitori che non sanno a chi lasciare i propri figli durante la loro assenza; dall’altra, permette il reinserimento nel mondo del lavoro di tutte quelle mamme e quelle donne che, amando i bambini e potendo utilizzare una casa privata, desiderano avviare un’attività autonoma, ben retribuita, con investimenti minimi e rischi inesistenti.

Il progetto, sostenuto dalla Cooperativa Sociale Girotondo Onlus di Velletri arriva, ora, anche nel Lazio, promosso da tre partner eccellenti: Vitattiva di Roma, Happy Child di Milano e il Comune di Zagarolo che, insieme, hanno organizzato un corso di formazione per 15 assistenti materne che saranno le pioniere della sperimentazione nel Lazio – Provincia di Roma Sud dei “nidi famiglia”.

Aprire un nido famiglia è relativamente semplice. Non occorre, infatti, una casa enorme o locali molto ampi. È sufficiente effettuare uno studio accurato del proprio appartamento per individuare la stanza più adatta in cui accogliere i bambini. Le spese iniziali sono minime (qualche tappetino, materassini per il cambio dei pannolini, qualche giocattolo…) e ciò che davvero conta è la volontà di trascorrere con i bimbi il proprio tempo in modo creativo, trasmettendo loro la propria passione e condividendo con loro il proprio entusiasmo.
Un’attenzione particolare è riservata, infatti, alla pedagogia positiva in base alla quale le educatrici dovranno mettere in evidenza le capacità e le conquiste dei bimbi creando in questo modo un ambiente tranquillo e sereno in cui poco spazio è lasciato ai rimproveri e ai malumori.

Il corso di formazione promosso dalla Cooperativa Sociale Girotondo Onlus di Velletri si rivolge a 15 donne con un’età compresa tra 21 e i 50 anni, disoccupate e residenti presso i comuni di Zagarolo, Velletri, Frascati e Colleferro che dovranno rispondere al bando entro e non oltre il 9 giugno 2008 (per leggere il bando e compilare la domanda di ammissione www.girotondoonlus.com).
Il corso avrà la durata di 250 ore e si svolgerà presso la sede di Via San Biagio 6 – Velletri (RM).
Per informazioni è possibile anche telefonare allo 02-9640993.

Categorie:

Donna
Età Prescolare
Lavoro diritto famiglia
Nido scuola

Cosa ne pensi

;