Sai come intervenire in caso di soffocamento?

Il caso del piccolo Francesco, 3 anni, soffocato da un corpo estraneo (in questo caso un pezzetto di pane) ingerito mentre si trovava al ristorante dell’IKEA con i genitori (il bambino è morto qualche giorno dopo nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli di Roma), ha riacceso le polemiche sull’efficienza dei soccorsi per casi di questo tipo e sulla necessità di estendere i corsi di manovra di disostruzione pediatrica a tutti coloro che lavorano nella ristorazione, agli insegnanti, ai genitori e a chi, a titolo diverso, si occupa dei bambini.
Vale la pena, infatti, ricordare che il soffocamento è la seconda causa di morte tra i bimbi sotto ai 4 anni e la prima causa di morte tra i piccoli tra i 5 e i 9 anni con circa 300 casi all’anno di cui il 50% con esito fatale.
Da anni la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) in collaborazione con la SIMEUP (Società Italiana di Medicina Emergenza e Urgenza Pediatrica) si batte per la formazione di una Rete formativa nazionale salvavita attraverso cui genitori, nonni, babysitter e insegnanti di tutta Italia possano imparare, con la semplice frequentazione di un corso della durata di un’ora, a gestire l’emergenza-soffocamento acquisendo la tecnica che occorre mettere in atto per salvare la vita a un bambino che ha ingerito un corpo estraneo che gli è rimasto di traverso (tra gli alimenti più pericolosi, caramelle, frutta secca, chicchi d’uva, pezzetti di carne. Tra gli oggetti, bottoni, spille, monete, piccoli componenti di giocattoli…).

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