Scuola in festa

Ultime settimane di scuola, tempo di feste di fine anno. Le classi si sono organizzate, chi allestendendo spettacoli teatrali, chi imbastendo amichevoli tornei in varie discipline sportive tra improvvisate squadre di insegnanti contro genitori contro alunni, chi preparando mercatini di merce varia a scopo benefico o come strumento di finanziamento per le future iniziative scolastiche, chi organizzando giochi, rinfreschi, lauti buffet…
Insomma, in quattro parole, feste di fine anno, un momento di gioia e allegria al quale è importante che le mamme e i papà prendano parte insieme ai loro bambini, se possibile fornendo il loro personale contributo.
Ecco per quale ragione.

Le feste scolastiche sono, per eccellenza, un momento di scambio, l’occasione per conoscere meglio l’ambiente che il piccolo frequenta, ha frequentato e, probabilmente, continuerà a frequentare nei prossimi anni. In un’atmosfera di festosa baldanza, i genitori hanno la possibilità di parlare con gli insegnanti in modo rilassato, diversamente da quanto avviene durante i colloqui privati o le assemblee di classe dove, generalmente, si discute partendo dal presupposto che esiste o potrebbe esistere un problema; i bimbi giocano e socializzano con i compagni, allargano le loro conoscenze ai bambini delle altre classi, più grandi o più piccoli, scoprono che la scuola non è solo il luogo tedioso dove i doveri superano i diritti e dove imparare significa rinunciare al proprio tempo libero, alle mattinate al parco o davanti alla televisione.
Insomma, per tutti le feste scolastiche rappresentano una possibilità in più per stringere i legami e approfondire conoscenze che spesso, durante l’anno, rimangono in superficie o sono segnate dal ‘rapporto professionale’.

Per questi motivi riteniamo che sia importante, da una parte che mamme e papà (eventualmente anche i nonni) non snobbino queste iniziative e che vi prendano parte non solo come semplici spettatori, ma anche come organizzatori attivi dell’evento; dall’altro che insegnanti e direzioni didattiche lavorino perché queste manifestazioni di gaudio generalizzato possano verificarsi e avere luogo per il bene dei bambini e per una scuola che sia davvero la scuola di tutti.
Da un punto di vista psicologico, infatti, le feste scolastiche (e la festa di fine anno in particolare) sortiscono indubbiamente un effetto positivo sugli alunni tanto è vero che tutti i bimbi del mondo ci tengono a parteciparvi e hanno piacere che anche i loro genitori vi prendano parte.

Come dicevamo sopra, tante sono le attività che possono essere proposte per il buono svolgimento della festa: gli spettacoli teatrali, di cui i piccoli sono protagonisti e attori, sono un classico; stessa cosa dicasi per i tornei sportivi che, tra le altre cose, riescono a creare una vera situazione di scambio impegnando non solo i piccoli e i loro insegnanti, ma anche i genitori; bancarelle, una zona rinfresco, eventualmente un angolo per i fratellini (baby trucco, laboratorio di pittura su magliette, giochi…). E, poi, largo spazio alla fantasia.
Come spazi potrebbero essere utilizzati la palestra e la mensa della scuola, il cortile o il giardino se il tempo lo permette e le aule scolastiche per le singole iniziative delle classi.

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