Una vitamina per il benessere del feto
Acido folico. Ovvero quando una vitamina aiuta a prevenire malformazioni, rischi di aborto spontaneo, problemi durante la gravidanza.

Acido folico. Ovvero quando una vitamina aiuta a prevenire malformazioni, rischi di aborto spontaneo, problemi durante la gravidanza.
L’assunzione di vitamine durante la gravidanza è fondamentale non solo per garantire benessere e salute alla futura mamma, ma anche per il corretto sviluppo del feto. Soprattutto le vitamine del gruppo B, di cui l’acido folico fa parte, sono importantissime nei primi mesi per prevenire malformazioni e ridurre il rischio di aborti spontanei.
ACIDO FOLICO: MEGLIO PREVENIRE
L’acido folico è una vitamina del gruppo B fondamentale per la sana formazione del feto. È presente, soprattutto, nelle verdure a foglia verde quali, per esempio, cavoli, broccoli e spinaci (per evitare che questa sostanza vada persa durante la cottura, andrebbero cotti con meno acqua possibile, meglio al vapore o nel forno), nelle uova e in alcuni cereali.
L’apporto che ne deriva dall’alimentazione, però, per quanto importante, è di solito insufficiente al fabbisogno durante la gravidanza ed è per questo motivo che nel corso dei 9 mesi di gestazione bisognerebbe aumentarne il consumo eventualmente anche con l’aggiunta di integratori dietetici disponibili sotto forma di pastiglie in farmacia.
Per coloro che stanno cercando un bambino, poi, l’ideale sarebbe iniziare la terapia già a partire da 30 giorni prima il concepimento, soprattutto, di fronte a una carenza manifesta di vitamina B, in caso di seconde gravidanze o di malattie quali, per esempio, il diabete… Una buona alimentazione durante la dolce attesa, infine, completa, sana, non eccessivamente calorica, aiuterà a prevenire il rischio di malformazioni congenite del feto.
PREVENZIONE CONTRO LA SPINA BIFIDA
Di acido folico durante la gravidanza si parla, in particolare, in relazione al problema della spina bifida, una malformazione congenita del Sistema Nervoso Centrale e Periferico che si verifica durante la formazione dell’embrione, già a poche settimane dal suo concepimento.
Si tratta di una malattia molto grave, anche se piuttosto rara (5 bambini su 10.000), che colpisce la colonna vertebrale, gli involucri meningei, il midollo spinale e le radici nervose con conseguenze spesso disastrose sulla mobilità degli arti inferiori e sulla funzionalità della vescica urinaria e dell’apparato rettale. Inoltre, molti dei bimbi colpiti sono idrocefali.
Per quanto riguarda le cause, queste sono per lo più ignote. Si pensa che possa essere provocata da una combinazione di cause genetiche e ambientali: carenza di acido folico durante la gravidanza, fumo, scarsa alimentazione, familiarità con la malattia… Nonostante la gravità della malformazione, è, comunque, possibile intervenire entro le prime 48 ore dalla nascita e prevenire la comparsa della malformazione attraverso un’adeguata campagna informativa che promuova, appunto, tra le varie cose, anche l’assunzione di acido folico nei primi tre mesi di gestazione.
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