Zecchino d'Oro 2015: la classifica finale e tutti i retroscena

E così anche la 58° edizione dello Zecchino d’Oro ha chiuso i battenti.
È stata sicuramente una bellissima edizione, piena di canzoni, ospiti simpatici e divertenti, buona musica e tanta simpatia da parte dei due conduttori, Cristel Carrisi e Flavio Montrucchio che, un po’ impacciati nelle prime puntate, hanno via via preso confidenza con questa grande festa dell’Antoniano di Bologna.

A vincere quest’anno è stata l’emozione, quella vera e palpabile in studio e durante le prove, e quella che ha portato a vincere la canzone Prendi un’emozione (testo e musica di Lodovico Saccol, interpretata da Greta Cacciolo, 8 anni, di Gioiosa Marea) che si è classificata al primo posto (al secondo posto Cavoli a merenda e parimerito al terzo posto Tutanc’mon, Resterà con te e La Parce que Des Porquoi).
Guarda il video della canzone che ha vinto

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Da parte mia, autore de Il rompigatto, interpretato dalla piccola Dania Lascialfari della provincia di Udine, e ormai veterano dello Zecchino, posso dire che mi sono divertito moltissimo, soprattutto quest’anno in cui la giuria era interamente formata da bambini.
Questa è la mia classifica persona delle canzoni in gara. Non corrisponde esattamente alla classifica ufficiale. Ma, in fondo, il mondo è bello perché i gusti sono vari. O no?

Al primo posto io metto Il contrabbasso, simpaticissima canzone che parla di strumenti musicali e amore per l’arte.
Al secondo Tutanc’mon per il bellissimo ritmo arabeggiante che ha il brano (non per nulla gareggia come canzone straniera per l’Egitto). Il testo dice poco, è la musica che qui fa tutto.
Terzo posto per la vincitrice di questa edizione Prendi un’emozione, canzone con una forte influenza rock che parla di emozioni e che è nata (lo so perché l’autore è amico mio) ben prima del grande successo di Inside out. Trovo che si sia meritata la vittoria.
Quarto posto per la dolce ballata francese Le parce que des pourquoi e quinta metterei Cavoli a merenda, simpatica variazione sul tema dei detti legati al cibo.

Le altre, tutte pari merito. Ho apprezzato il tentativo di alcuni autori di proporre cose diverse dal solito, come lo Zombie vegetariano o La commedia divina che parla di Dante e Beatrice introducendoli in un mondo moderno fatto di tag.
Spero proprio che anche il mio Rompigatto sia piaciuto, anche grazie allo splendido cartone animato che lo ha accompagnato.
Guarda il video de Il Rompigatto.

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Ora, miagolando vi saluto e me ne vado.
E ci rivediamo l’anno prossimo per una nuova avvincente edizione!

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