Un aiuto per la cicogna... dalla tavola
Per chi sta cercando una gravidanza, ecco alcuni alimenti che favoriscono il concepimento e l’impianto dell’embrione nell’utero. Inoltre, cosa non deve mancare sulla tavola per il benessere del feto durante i primi tre mesi.
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di Manuela Magri Per chi è in cerca di un bimbo, un aiuto può venire anche dalla dieta dal momento che alcuni alimenti e sostanze aiutano il concepimento e l’annidamento dell’embrione e il proseguimento della gravidanza fino al nono mese. Una sana alimentazione, comunque, è auspicabile anche per la salute della futura mamma, per affrontare al meglio i nove mesi di gestazione e i numerosi cambiamenti cui il corpo andrà incontro durante tutto il periodo gestazionale.
Una dieta sana ed equilibrata che aiuti il concepimento può essere proposta sia alla donna, per favorire l’ovulazione, garantire un buon processo ormonale e preparare l’utero ad accogliere l’ovulo fecondato, sia all’uomo, per una buona qualità degli spermatozoi chiamati a fecondare la cellula uovo. Ecco, dunque, gli alimenti più indicati per questa fase (ricordando, però, che sempre e comunque, la dieta debba essere quanto più varia e ricca possibile onde evitare squilibri alimentari).
I primi mesi di gravidanza sono i più delicati, sia per la salute della mamma (spesso attanagliata dalle nausee e sottoposta a drastici cambiamenti fisici) sia per il bambino (il rischio di aborto spontaneo, infatti, è durante le prime settimane molto più elevato che in seguito). Per quanto un tempo si riteneva che in gravidanza la donna dovesse mangiare per due, a dire il vero questo è un mito da sfatare e l’introito calorico non dovrebbe superare le 300 calorie in più rispetto alla propria media giornaliera. La mamma dovrebbe cercare di avere una dieta varia ed equilibrata, intervallando i pasti in tanti piccoli spuntini, utili, talvolta, per superare le fastidiose nausee. Inoltre, per non incorrere nel rischio di contrarre la toxoplasmosi (questo vale per tutti i 9 mesi di gestazione) andrebbero eliminati insaccati, carne cruda, frutta e verdura crudi non lavati accuratamente.
FAVORIRE IL CONCEPIMENTO: LA DIETA È ANCHE PER IL PAPÀ
Da evitare: oltre a caffè, tè, alcolici (oltre al fumo di sigaretta che peggiora notevolmente la produzione di ovuli e la qualità degli stessi) i grassi idrogenati.
Il peso influisce notevolmente sulla fertilità della coppia. Donne troppo grasse o eccessivamente magre, infatti, hanno meno probabilità rispetto a donne normopeso di rimanere incinta e portare a termine una gravidanza (uno studio della Harvard School of Pubblic Health ha dimostrato come una corretta alimentazione favorisca una buona ovulazione - il 66% di chance in più - e diminuisca i rischi di infertilità dovuti ad altre cause - del 27% -)
Una volta avvenuto il concepimento, nell’arco di una decina di giorni dall’incontro tra lo spermatozoo e la cellula uovo, l’embrione è pronto per impiantarsi nell’utero. Questa è una fase molto delicata della gravidanza che molto spesso si interrompe qui prima ancora che la donna sappia dell’avvenuta fecondazione. I motivi per i quali alcuni embrioni si impiantano e altri no sono ancora abbastanza sconosciuti. Nel 90% dei casi, però, sembra che a determinare o meno il proseguimento della gravidanza sia la qualità dell’ovulo fecondato (uno zigote con problemi genetici, che non riesce a moltiplicarsi, che fatica a trasformarsi in blastocisti… viene automaticamente espulso dal corpo). L’ambiente, poi, che l’embrione trova nell’utero incide per un 10% nel successo del processo riproduttivo. A questo contribuisce in particolare il progesterone, un ormone che viene prodotto in grandi quantità e in modo del tutto naturale dopo l’ovulazione.
Esistono, comunque, alcuni alimenti che favoriscono questo processo e consentono di creare i presupposti per l’avvio della gravidanza.
Secondo alcuni studi andrebbe limitato il consumo di ananas (in alcuni paesi africani viene usato per il suo effetto abortivo) e di prezzemolo.
I PRIMI MESI DI GRAVIDANZA
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Commento inserito da Federica il 28 giugno 2018 alle ore 14:48
Brutto e poco rispettoso il riferimento "Donne troppo grasse...". Sarebbe stato più corretto scrivere "Donne in sovrappeso o fortemente in sovrappeso".
Commento inserito da Valeria il 5 giugno 2015 alle ore 15:20
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