Imparare l'inglese senza frequentare corsi
Prima i bambini vengono avvicinati a una lingua straniera, maggiori sono le possibilità che imparino a parlarla in fretta e senza paura. L'apprendimento di una seconda lingua, infatti, è avvantaggiato nei primi anni di vita. E può essere perseguito anche senza la frequentazione di costosi laboratori linguistici.
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di Alessia Altavilla La frequentazione precoce di un corso di lingua (già a partire dai 2 anni e mezzo / tre) è senz'altro funzionale all'apprendimento della stessa da parte del bambino.
D'altra parte è risaputo che i i bimbi molto piccoli imparano a parlare (la loro lingua madre o qualsiasi lingua alla quale vengano sottoposti con una certa frequenza e quotidinaità) in modo del tutto naturale, semplicemente riproducendo i suoni ascoltati dagli adulti e imparando, di volta in volta, ad associarli a concetti via via sempre più difficili.
Le prime parole apprese, dunque, nella maggior parte dei casi, hanno a che fare con oggetti reali della vita del bambino, persone che gravitano intorno alla sua esistenza, situazioni ricorrenti che il bimbo si trova ad affrontare.
Si parta mamma, papà, pappa, nanna, acqua... per arrivare a astrazioni più complesse quali genitori, parenti, fame, sonno, stanchezza....
L'apprendimento di una lingua straniera non si discosta molto da questo modello. Banalmente, i bambini bilingue, apprendono contemporanemane due idiomi diversi procedendo, nell'uno e nell'altro, con la stessa regolarità e riuscendo, tra l'altro, a passare da uno all'altro a seconda dell'interlocutore che si trovano di fronte.
COME INSEGNARE AI BAMBINI L'INGLESE SENZA LA FREQUENTAZIONE DI UN CORSO?
I corsi di inglese per bambini, sicuramente molto utili per aiutare i piccoli ad apprendere una lingua, non sono sempre ben visti dai genitori innanzitutto per motivi economici. In secondo luogo, perché secondo alcuni, priverebbero il bambino del suo diritto ad avere del tempo libero non finalizzato all'apprendimento programmato. E questo, nonostante molti dei suddetti corsi abbiano un approccio ludico e divertente alla lingua.
Per ovviare a questo problema, in realtà, le soluzioni esistono e sono facilmente praticabili anche in casa.
il motivo per il quale i bambini dei Paesi Nordici e di tanti paesi europei e non imparano la lingua inglese prima ancora di andare a scuola, è che tutti i programmi televisivi passano senza doppiaggio, in lingua originale al limite con sottotitoli.
Questo è un enorme vantaggio che in Italia, purtroppo, non c'è. Con le tecnologie moderne, però, è facile ovviare al problema. Impostando tutta la programmazione per bambini e ragazzi in lingua originale.
É fondamentale, però, che tutto ciò che il piccolo vede sia proposto in questo modo (come se non avesse alternativa) e che gli sia proposto sin da subito. Se, infatti, gli farete vedere un cartone prima in italiano e poi in inglese, probabilmente il bimbo si annoierà e vi chiederà, comunque, la versione che gli è più familiare. Se darà per scontato che alla lingua inglese non c'è alternativa, se ne farà una ragione e si sforzerà di comprendere dialoghi e storia.
Iniziate con programmi brevi, facilmente comprensibili anche atraverso le immagini, evitando i film troppo lunghi e complessi che potrete proporre in un secondo momento (perfetti in questo senso gli episodi di Peppa Pig o di Masha e Orso, Dora l'eploratrice...
Se mamma o papà parlano inglese e sono certi di avere una buona pronuncia, non c'è alcun motivo per il quale non dovrebbero leggere storie e favole in una lingua diversa dall'italiano. Anche in questo caso, la scelta dovrà ricadere su storie semplici, fatte con parole facili e concrete che il bambino possa immediatamente associare a un oggetto o a una situazione. Aumentando il livello di difficoltà man mano che il piccolo acquisisce sicurezza con la seconda lingua.
Sono tantissimi gli adolescenti e gli adulti che sostengono di aver imparato l'inglese per merito delle canzoni. La stessa cosa si può tentare con i bambini, abituandoli all'ascolto di un idioma diverso e al suo significato.
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