Nasce il fratellino. Come glielo spiego?
Come spiegare a un bambino la nascita del fratellino? Come prepararlo all'evento? Come gestire la gelosia e le tensioni che, inevitabilmente, all'inizio insorgeranno? Ecco alcuni titoli che rispondono a queste domande.
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di Manuela Magri L’arrivo del fratellino, un evento sicuramente di gioia e felicità per mamma e papà, non sempre è vissuto in modo non traumatico dal bimbo più grande, che vede nel nuovo arrivato un intruso, da cui mettersi in guardia e da boicottare in quella che potrebbe essere vissuta come una vera e propria battaglia per accaparrarsi l’affetto e, soprattutto, l’attenzione dei genitori.
Come preparare, quindi, il primogenito a quello che per lui sarà senz’altro un cambiamento epocale? Come aiutarlo a superare la rabbia e a sentirsi meno solo e “abbandonato”?
UN’ATTESA LUNGA NOVE MESI
Non appena mamme e papà scoprono della gravidanza, sempre che il bambino non sia troppo piccolo e, quindi, non in grado di capire, è bene che gli comunichino l’evento rendendolo partecipe della grande gioia che interessa tutta la famiglia. Senza mentire e senza edulcorare troppo la pillola, i genitori devono far passare il concetto che il nuovo bambino sarà un membro effettivo della famiglia, che occuperà uno spazio e che avrà delle esigenze che, nei primi tempi, saranno vitali: piangerà, strillerà, vorrà mangiare, dormire… e, a un certo punto, potrebbe anche desiderare i giocattoli del fratellino più grande.
Al contempo, però, è bene che spieghino al piccino che l’affetto per lui non verrà mai meno, che mamma e papà ci saranno sempre, che se spazi e tempi saranno dimezzati, l’amore rimarrà unico e immutato.
I nove mesi della gravidanza servono anche a questo: a preparare al cambiamento il bambino più grande che tra tutti sarà colui che maggiormente dovrà subire e adattarsi a una scelta che non gli appartiene.
ANCHE TU SEI STATO PICCOLO
Far comprendere al primogenito che l’affetto e le cure che mamma e papà dedicano al nuovo nato sono le stesse che gli sono state dedicate quando era altrettanto piccolo e indifeso è fondamentale per aiutarlo a comprendere meglio quello che sta succedendo. Il consiglio degli esperti, quindi, è quello di mostrargli foto, video, registrazioni che lo mostrano nei primi mesi anni di vita, quando ancora era neonato. In modo che possa rivedere se stesso nell’intruso che ora impegna tanto i suoi genitori.
UNA BAMBOLA PER ALLENARSI A DIVENTARE FRATELLI
Che il primogenito sia maschio o femmina, poco importa. Consentitegli di fare pratica con un bambolotto. Mostrategli come si cambiano i pannolini, come si dà la pappa, come si mette a nanna un bimbo piccolo. E quando il fratellino sarà nato, responsabilizzatelo quanto più possibile, facendovi aiutare a cambiarlo, a fargli il bagnetto, a metterlo a nanna. Fategli capire che meno tempo la mamma perderà con il bimbo più piccolo, più tempo potrà dedicare a lui.
IL RUOLO DEL PADRE È FONDAMENTALE
Se la mamma è impegnata con il piccolo nella gestione delle cure e delle attenzioni quotidiane, il papà ha tutto il tempo per dedicarsi al figlio più grande trascorrendo con lui quanto più tempo possibile. Semplici abitudini quotidiane (fare colazione assieme, accompagnare il bambino all’asilo, giocare con lui dopo cena o leggergli una fiaba, accompagnarlo al parco la domenica o insegnargli ad andare in bicicletta…) vanno prese già durante i mesi della gravidanza, in modo tale che al momento della nascita, il bambino non abbia modo di percepire in modo eccessivo il cambiamento.
I LIBRI PER PREPARARE IL BAMBINO AL LIETO EVENTO
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Commento inserito da Anna il 4 febbraio 2014 alle ore 10:07
La nascita del mio secondo figlio per la prima è stata tragica. E sì che lo voleva un fratellino, eh! Ma quando è arrivato sono iniziati i drammi. Capricci, scenate, prove di forza con me. Praticamente mi dovevo nascondere per allattarlo perché se mi vedeva lei era finita.
I primi tempi sono durissimi. Dovreste dirlo questo nell'articolo. Non è tutto così semplice.