Aprile... dolce dormire
Sembra un controsenso: la stagione più colorata dell’anno, la primavera, è la più difficile da affrontare per l’organismo. Per i bambini soprattutto.
di Manuela Magri Trovarsi stanchi, svogliati, apatici, disinteressati nei confronti del mondo che ci circonda non è un evento raro se tutto ciò accade in primavera, paradossalmente, la stagione in cui la natura torna a svegliarsi, gli alberi a fiorire, gli uccelli a cantare e il sole a splendere. E a soffrirne sono, soprattutto, i bambini e gli adolescenti, che arrivano stressati dopo il lungo inverno passato sui banchi di scuola, carichi di impegni e attività da svolgere e portare a termine. Ogni cosa, in questi primi giorni primaverili, sembra richiedere uno sforzo eccessivo da parte dell’organismo incapace di impiegare ulteriori energie. Occorre, perciò, correre ai ripari, cercare una soluzione in grado di far fronte al problema. Ecco, dunque, qualche consiglio su come muoversi per aiutare i piccoli a superare il disagio fisico che stanno vivendo. La primavera potrebbe, negli organismi ancora in formazione e in fase di crescita, far emergere una carenza di vitamine e sali minerali, in particolar modo se l’inverno appena trascorso è stato particolarmente difficoltoso, punteggiato da influenze e raffreddori, stressante per il corpo e per la mente (pensate solo al dispendio di energie per un bambino che per la prima volta si è trovato a dover affrontare gli impegni della scuola per i quali non era affatto abituato, o per uno che ancora deve trovare la forza di completare l’anno scolastico concentrandosi sulle materie per le quali ha avuto qualche problema nel tentativo di recuperare i vuoti e le mancanze per arrivare preparato all’appuntamento finale con le pagelle e, di conseguenza, la promozione): in primavera, infatti, si pagano le conseguenze degli sforzi cui si è sottoposto l’organismo durante i mesi rigidi dell’inverno.
Altri integratori che vengono talvolta impiegati (ma, anche in questo caso, è necessario chiedere l’autorizzazione del pediatra) sono alcune radici provenienti dalle piante e assunti sottoforma di estratti secchi o fluidi: il guaranà che ha un’azione stimolante sul cervello e diminuisce la sensazione di affaticamento e stanchezza, il ginseng che combatte l’affaticamento mentale e la spossatezza fisica, il ginko bilboa particolarmente indicato nei casi di stanchezza mentale degli adolescenti. Infine, per quanto possibile, cercate di dare un ordine alla vita dei piccoli, facendo in modo che vadano a letto presto la sera per recuperare le forze spese durante il giorno, lasciandoli riposare durante il weekend e non appena gli impegni scolastici lo consentono, portandoli via dallo stress della vita cittadina per pause rigeneranti in mezzo al verde e alla natura.
È necessario, quindi, in questi casi, sempre previa consultazione medica, introdurre nella dieta del piccolo stanco qualche integratore, vitamine e sali minerali appunto, in primo luogo:
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