Compiti delle vacanze: come farli
Ad agosto ormai inoltrato e a meno di un mese dalla riapertura delle scuole, è tempo di pensare seriamente ai compiti delle vacanze. Ecco alcuni consigli per aiutare i bambini a svolgerli al meglio.
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di Manuela Magri A meno di un mese dalla riapertura delle scuole, per i bambini che nei mesi scorsi si sono dedicati al gioco e al divertimento, come è giusto che sia, è tempo di pensare seriamente ai compiti delle vacanze. Ecco alcuni consigli per aiutarli a trovare un metodo e arrivare pronti all'appuntamento con il nuovo anno scolastico.
30 MINUTI TUTTI I GIORNI
Cominciando per tempo e pianificando bene la mole di lavoro, è possibile ridurre il tempo giornaliero che i bambini devono trascorrere sui libri. Una buona tabella di marcia non dovrebbe richiedere più di 30 minuti tutti i giorni (salvo casi eccezionali quali, per esempio, lo svolgimento di un tema o di un riassunto o la soluzione di un problema…), evitando il sabato e la domenica.
Il consiglio è di alternare le materie, per fare in modo che i piccoli non possano annoiarsi immediatamente. Un giorno, quindi, sarà dedicato allo svolgimento degli esercizi sul libro, un giorno alla lettura, uno alla matematica, uno all’italiano, uno al disegno…. a seconda di quelli che sono gli impegni. L’ideale sarebbe, per ogni sessione di studio, completare il blocco di esercizi, per poter così passare ad altro nella sessione successiva.
QUAL È IL MOMENTO MIGLIORE PER SVOLGERE I COMPITI DELLE VACANZE?
Naturalmente, non esiste un momento ideale, nell’arco della giornata, che possa andare bene per tutti. Ogni famiglia ha le proprie abitudini e i propri ritmi. Quindi una situazione che è congeniale per uno potrebbe non esserlo per l’altro. Quello che è certo è che andrebbero evitati i momenti in cui il bambino è particolarmente stanco, quando sicuramente c’è altro da fare in grado di attirarlo di più e quando la confusione in casa è maggiore.
Un buon momento, generalmente, è la mattina dopo colazione. I bimbi, infatti, sono più rilassati e, quindi, più collaborativi. Per chi già si trova in vacanza, invece, potrebbe essere preferibile la mezz’ora dopo il pranzo. In modo da non interrompere nessuna attività all’aria aperta e sfruttare un momento, quello del dopo pasto, in cui sicuramente il bambino è in casa con i genitori.
Sconsigliate, invece, le ore che seguono la merenda del pomeriggio (dopo le quattro è un buon momento per uscire, andare al parco per chi si trova in città o in spiaggia per chi è partito) e le ore serali quando il bambino potrebbe essere molto stanco e, quindi, poco propenso a concentrarsi e collaborare.
3 REGOLE FONDAMENTALI MENTRE SI FANNO I COMPITI DELLE VACANZEbr>
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