Magie nell'orfanotrofio di Watamanu

Leonaro Carrassi, in arte Mago Leo, ci racconta in prima persona la sua esperienza come 'prestigiatore' presso l'orfanotrofio di Watanamu, in Kenya.

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IL MSUNGU, QUELLO STRANO UOMO BIANCO TRA I BAMBINI



A un esercito di 'marmocchi' parecchio spigliati non sfugge di certo quel msungu incuriosito che entra timidamente a casa loro e che, in men che non si dica, si ritrova con entrambe le mani occupate.


Due piccoli ciceroni si stringono affettuosamente alla vita e in quel momento al msungu pare di conoscere quei piccoli uomini da sempre. Forse in quell’istante ha imparato qualcosa.
Ma un uomo può essere educato da un bambino? Certamente, la prima lezione di vita donata al msungu è proprio questa: la fiducia crea fiducia e amicizia. Molto probabilmente lui, al posto di uno di questi pargoli, non avrebbe potuto far meglio. Impacciato e intimidito vive solitamente sul chi va là. E ora da cosa si dovrà mai difendere il msungu? Sta per caso cercando un senso a tutto questo? Che brutto vizio! Ma poi perché chiedersi il perché di tutto, forse è meglio comunicare e basta, ma come?

E allora un piccolo oggetto scompare dalle mani del mago e subito è un miracolo e il “nonsenso” diventa subito legame. Occhi spalancati nei visi pieni di meraviglia. Bocche aperte e occhi da pesce, mani su teste che avanzano incredule fuori orbita in direzione di quel matto di un mago, un secondo di silenzio e poi un boato. Urla e risate a non finire, e in un attimo tutti imitano il msungu, felici e impazziti per il diversivo. L’uomo si lascia finalmente andare in un tripudio di magia e colore. Due ore passano in due minuti e alla fine il msungu ringrazia per la lezione.
IL PROGETTO S.P & NURSERY SCHOOL



L’istruzione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo. Così si presenta una bellissima brochure di My name is Help Onlus, con una significativa frase di Nelson Mandela che riassume quanto l’educazione sia vitale per la crescita di un paese e per la salvaguardia dell’infanzia.
Timboni (Watamu) è un piccolo villaggio del Kenia, a circa 25 chilometri da Malindi. In questo piccolo centro prende vita nel 2005 un grande progetto a favore dell’infanzia, la S.P. & K Nursery School.
Il tutto nasce grazie alla collaborazione di un’associazione di volontariato locale (Watamu, Women Group) e My name is help Onlus, organizzazione no profit Italiana. L’obiettivo di questa realtà sociale, oltre che dare ai bimbi un tetto dove dormire, cibo e assistenza medica, è quello di toglierli dalla strada, dar loro una istruzione e portarli al college, offrendo quindi alla comunità keniota della zona pari opportunità, nonché l’affetto e le cure di cui tutti i bambini senza genitori hanno bisogno.

Armato di magia e palloncini conosco questa realtà grazie ai Beach Boys, ragazzi che vivono di espedienti sulle spiagge della costa. Proprio loro mi hanno sollevato dall’intenzione di entrare nella scuola di Watamu per dirottarmi all’orfanotrofio di Timboni.
La motivazione era semplice: la scuola che avevo scelto di visitare non era altro che un ricco istituto privato. Nella mia lingua sento dire “piove sempre sul bagnato Leo, l’orfanotrofio di Timboni è molto meglio!”. Come non ridere davanti a un modo di dire così tipicamente italiano! Qualcuno di loro in effetti parla un italiano impeccabile, questo perché da sempre il turismo ha portato sulla costa il meglio e il peggio del nostro paese, dal turismo di massa a quello più sostenibile e sociale.
Inoltre, questa gente ama il nostro popolo, per loro gli Italiani sono generosi e simpatici. Vaccinati dal passato inglese amano poco la gente nordica, dicono che gli Italiani sono più simili a loro, e probabilmente qualcosa di vero c’è, se non altro nella faccia tosta!

Per maggiori informazioni: www.mynameishelp.org, www.lucioelio.com, www.magoleo.com

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