Allergie di primavera. Come riconoscerle
Le chiamano così, ma cosa sono quelle che comunemente si definiscono allergie di primavera? Come si riconoscono? Come si possono alleviare i sintomi? I bambini ne soffrono, ma anche i neonati possono soffrire di allergie respiratorie?
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di Manuela Magri Le allergie altro non sono che un meccanismo di difesa messo in atto dal sistema immunitario per contrastare l’azione di sostanze estranee, gli allergeni, considerate erroneamente pericolose e nocive per la salute dell’organismo che reagisce producendo anticorpi chiamati immunoglobuline E (IgE). Facciamo il punto della situazione sulle forme più comuni per capire meglio cosa fare per allevire i sintomi delle allergie primaverili dei nostri bambini, A fine articolo vi presentiamo anche un calendario dei pollini, che illustra la diffusione dei pollini nelle diverse zone d'Italia e nei diversi periodi dell'anno. Di fronte a un quadro clinico simile, soprattutto qualora dovesse protrarsi per lungo tempo, si consiglia una visita specialistica che consentirà di avere informazioni più precise con conseguente somministrazione di farmaci per le fasi acute e rimedi per alleviare la sintomatologia. Inoltre, sarebbero opportuni controlli periodici per monitorare l’evoluzione dell’allergia stessa. I NEONATI POSSONO ESSERE ALLERGICI?
Tra le forme più diffuse di allergie ambientali (le altre forme allergiche sono quelle alimentari) abbiamo pollinosi (allergia ai pollini di piante e fiori), allergia agli acari della polvere, allergia al pelo degli animali, allergie alle muffe..
L’allergia ai pollini, decisamente più frequente in primavera quando la loro concentrazione nell’aria è maggiore, può, in realtà, verificarsi in qualsiasi stagione dell’anno a seconda dell’area geografica in cui ci si trova e del momento di impollinazione della pianta alla quale si è allergici.
SINTOMI DI ALLERGIE RESPIRATORIE
Senza una diagnosi precisa è molto difficile distinguere le allergie respiratorie da forme più comuni di riniti o influenza. I sintomi, infatti, sono per lo più simili, sia nei grandi che nei bambini piccoli:
Come alleviare i sintomi:
Se il bambino soffre di allergie, l’unico sistema è quello di affidarsi a un protocollo collaudato stabilito da uno specialista. Sono, però, possibili alcuni interventi per alleviare i sintomi, che possono aiutare il piccino a stare meglio:
La risposta è sì. Soprattutto se i genitori soffrono a loro volta di allergie, è molto probabile che anche i bimbi più piccoli possano sviluppare lo stesso problema.
Diagnosticare una forma allergica su un neonato non è particolarmente complicato. Anche perché i bebè presentano sintomi molto precisi, simili a quelli presentati dai bambini più grandi e dagli adulti, che si manifestano immediatamente quando il bambino è posto a contatto con i fattori allergeni presenti nell'aria (i sintomi tendono ad acuirsi, per esempio, dopo un temporale primaverile o estivo).
Intervenire immediatamente è fondamentale perché il naso chiuso può causare nel bimbo piccolo diversi disturbi, tra cui anche difficoltà a poppare con conseguente perdita di peso e problemi di sonno.
PRIMAVERA-ESTATE: IL CALENDARIO DEI POLLINI
Nel Nord Italia
Graminacee: da metà aprile a metà giugno
Urticacee: da inizio maggio a metà settembre
Oleacee: da inizio aprile a fine maggio
Betulacee: da inizio febbraio a fine aprile
Nel Centro Italia
Graminacee: da fine febbraio a metà giugno
Urticacee: da inizio febbraio a fine ottobre
Oleacee: da metà marzo a metà luglio
Betulacee: da fine febbraio a fine maggio
Salicacee: da inizio marzo a fine aprile
Platanacee: da inizio marzo a fine aprile
Fagacee: da fine marzo a inizio giugno
Nel Sud Italia
Graminacee: da inizio marzo a fine ottobre
Oleacee: da fine aprile a inizio agosto
Salicacee: da metà febbraio a fine aprile
Platanacee: da metà febbraio a inizio maggio
Fagacee: da fine marzo a metà giugno
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