Viaggio in Polonia: la nostra esperienza
Non è un viaggio da tutti i giorni e in questo periodo lo è ancora meno. Ma oggi - cosa che non facciamo mai - partiamo da un'esperienza personale assolutamente positiva. Due setitmane in giro per la Polonia con una bambina di 8 anni.
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di Alessia Altavilla
Vogliamo raccontarvi il nostro ultimo viaggio in Polonia con una bambina di quasi 9 anni perché, inaspettatamente, si è rivelata una meta assolutamente per le famiglie, fuori dai soliti itinerati, economica e con tantissime iniziative per i più piccoli.
Sebbene, quindi, non sia nostra abitudine condividere esperienze personali, questa volta vogliamo fare uno strappo alla regola e portarvi con noi in questo tour polacco davvero bello e interessante.
IL VIAGGIO
Siamo partiti in macchina da Milano. Abbiamo attraversato tre frontiere (Svizzera, Austria e Germania) prima di entrare in Polonia e abbiamo fatto una sosta tecnica di una notte all'andata a Norimberga prima di varcare il confine polacco e due soste (Dresda e Rothenburg ob der Tauber) al ritorno.
Abbiamo visitato:
Breslavia (Wroklow), Poznan, Torùn, Danzica (Gdansk), la zona dei laghi a est (Masuria), Varsavia.
Ci siamo sempre spostati in macchina. La condizione delle strade è ottima. Le autostrade sono grautita fatta eccezione per qualche breve tratto e il costo della benzina decisamente più basso rispetto all'Italia.
Wroklow in polacco è una delle città più occidentali della Polonia e tra le prime che si incontrano entrando da Ovest. È nota soprattutto per la sua piazza del mercato e per il centro storico perfettamente ricostruito dopo la guerra. Interessante anche la zona della Cattadrale e i vivissimi quartieri lungo il fiume Oder dove vale la pena fermarsi per un aperitivo o una birra dopo cena (anche con i bambini).
I più piccoli, però, la ricorderanno soprattutto per le particolarissime staute di gnomi disseminate per la città (ce ne sono circa 300). Per incuriosirli e portarli a spasso per le vie del centro, l'ente del turismo locale ha organizzato una specie di caccia allo gnomo che davvero è in grado di inggiare i bimbi e tenerli impegnati per tutto il giorno mentre mamma e papà si godono la passaggiata e la visita ai vari monumenti: presso l'Ufficio del Turismo, infatti, e in alcuni negozi di souvenir è in vendita una vera e propria mappa del 'tesoro' completa di adesivi. Obiettivo del gioco è completare la mappa attacando tutti gli sticker nel punto giusto dopo aver individuato il nano presente lungo lo specifico tratto percorso. Bisogna trovate 44 gnomi. Per la novenne è stato uno spasso assoluto. Ed era talmente esaltata per questo gioco che non le sono pesati nemmeno i 200 e rotti gradini del campanile della Chiesta Santa Maria Maddalena pur di poter fotografare i due gnomi installati lassù.
La città si visita con calma in due giorni. Ma anche uno è sufficiente per farsene un'idea e portarne a casa un bel ricordo. Se interessati, consiglio di prenotare la visita al Panorama RacÅawicka, una delle attrazioni più note (e interessanti) della città per chi è appassionato di storia moderna.
è una città assolutamente sconosciuta ai più e che invece nasconde un centro storico (anch'esso completamente ricostruito dopo la guerra) godibilissimo, piacevoli passeggiate lungo il fiume Warta, un bel quartiere (Skodra) decentrato rispetto agli itinerari classici dove, però, vale la pena fermarsi per un gelato o un aperitivo dopo la visita alla cattedrale e diverse attività e attrazioni per i bambini.
Tra queste, in particolare, vi segnaliamo la possibilità di cimentarsi nella preparazione del tipico dolce locale - il croissant di San Martino - presso il Museo del Croissant: la storia di questo dolce (un po' troppo dolce e dal peso specifico impegnativo) viene raccontata inserendo elementi di cronaca locale e chiamano i presenti a provare a realizzare alcuni passaggi di questa brioche protetta dal marchio IGP. Sempre a Poznan, non perdetevi lo scontro delle caprette tutti i giorni a mezzogiorno presso la torre del Municipio e una visita a uno dei più bei centri commerciali visitato (Stary Browar), costruito all'interno di un'ex frabbrica della birra.
chiamata Gdansk in polacco, Danzica è una città meravigliosa. Ricostruita perfettamente dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, porto di accesso al Baltico e situata sulla confluenza del fiume MotÅawa con la Vistola, vanta uno dei centri storici più pittoreschi del Nord Europa e le sue case strette, dalle facciate colorate e i teti stravaganti, sono noti ovunque. Per godersela a pieno servono almeno due giorni. Le cose da fare e i monumenti da visitare sono numerosi. Con i bambini, poi, vale la pena prevedere un giro sulla ruota panoramica situata a poca distanza dal Museo Marittimo per una visuale dall'alto della città.
Il fiore all'occhiello, però, da non perdere per niente al mondo, è il bellissimo Museo della Guerra, inaugurato di recente e vero polo di attrazione cittadino. Interattivo, multimediale, suddiviso in periodi storici e aree tematiche, racconta la II guerra mondiale mettendo in luce anche aspetti non sempre ben sottolineati (per esempio, gli accordi segreti tra Hitler e Stalin per dividersi la Polonia) o noti a tutti. Il percorso di visita è molto lungo. Conviene, quindi, stabilire cosa mostrare ai bambini e scegliere cosa raccontare loro. C'è anche una sezione, piccola, dedicata alla vita dei bambini negli anni della Guerra. Molto emozionante.
Sempre a Danzica, ma decisamente fuori dal centro, non perdetevi un tour alla scoperta dei murales di Zaspa, realizzati da un gruppo di artisti di strada internazionali in un quartiere periferico di stampo chiaramente socialista.
In Polonia, inaspettatamente, tra il mar Baltico e una rigogliosa foresta destinata, però, a essere completamente sommersa dalla sabbia, si estende un piccolo deserto di dune bianchissime. È lo Slowinski National Park, a un centinaio di chilometri a Ovest di Danzica, che si visita tranquillamente con una gita in giornata dalla città e si raggiunge facilmente in macchina. Il posto è bellissimo e merita sicuramente un tour, soprattutto se i bambini non hanno mai visto un deserto. Per arrivare alle dune, dopo aver parcheggiato l'auto, si piò affittare una bici, passeggiare lungo i bei sentieri della foresta, oppure prendere un trenino che in pochi minuti vi condurrà a una fermata da cui dovrete proseguire, a piedi, per un'altra ventina di minuti. Per i bambini sarà uno spasso correre e rotolarsi sulle dune e poi passeggiare fino alla spiaggia limitrofa, una lunghissima spiaggia di sabbia bianchissima dove, se la giornata è bella, potrete anche sostare per provare l'esperienza del mare nel Nord Europa.
Per concludere in bellezza la giornata, prima di tornare a Danzica, potrete fermarvi per un aperitivo o una cena, a Sopot, una graziosa cittadina di mare piuttosto vivace e decisamente molto turistica che vanta il pontile in legno più lungo d'Europa ed è famosa soprattutto per una strana casa storta situata nella via principale che ospita, attualmente, un centro commerciale.
Per visitare la Masuria noi abbiamo scelto come base di appoggio la piccola e tranquilla cittadina di Olsztyn, ma a seconda di quanti giorni vorrete dedicare alla regione (per noi è stata toccata e fuga) e a che tipo di attività siete interessati, potrete di valutare di spostarvi più a Est e scegliere una località affacciata direttamente sui numerosissimi laghi della zona (la Polonia è la seconda nazione, dopo la Finlandia, per numero di laghi).
Le cose da fare qui sono tantissime: potrete affittare una barca, dedicarvi al kayak (esistono numerosi percorsi, segnalati dall'Ufficio del Turismo, per gli appassionati di questo sport), organizzare passeggiate a piedi alla scoperta della natura circostante.... Insomma, ce n'è per tutti i gusti e gli interessi.
Noi abbiamo scelto, delle due giornate a disposizione, di dedicarne una all'esplorazione della zona dei canali intorno a Elblag, una mattina per visitare la Tana del Lupo, ovvero il bunker dove Hitler ha vissuto dal '41 al '44, e un pomeriggio per dedicarci a un giro in barca partendo dall'animata cittadina di Mikolajki.
Varsavia è una città molto grande, in continua trasformazione, e a cui andrebbero dedicate almeno 3/4 giornate per potersela godere a pieno, visitando anche gli innumerevoli musei presenti. Noi ci siamo stati due giorni e mezzo riuscendo, comunque, a vedere diverse cose. L'abbiamo trovata una città interessante, facile da girare (a piedi o con i mezzi pubblici), tranquilla, decisamente molto verde (sebbene quello che spicchi di più all'occhio al momento sono gli innumerevoli cantieri a cielo aperto, presenti ovunque).
Tra le cose da non perdere assolutamente, la Città Vecchia, dichiarata patrimonio dall'Unesco anche se completamente ricostruita dopo la guerra; il Museo della Storia degli Ebrei Polacchi dove in un contesto molto suggestivo e grazie a un percorso di visita ben strutturato potrete conoscere la storia degli Ebrei in Polonia, dal Medioevo fino al triste epilogo della Seconda Guerra Mondiale con la costruzione del Ghetto (il più grande d'Europa) e il conseguente sterminio; il Museo di Fryderyk Chopin, dove i bambini saranno coinvolti in una piccola caccia all'oggetto (dovranno rintracciare una serie di oggetti esposti all'interno delle sale museali e rispondere a una serie di domande che li riguarda); il bellissimo Museo del Neon nel cuore del quartiere Praga dove, tra le altre cose, vi consigliamo di visitare anche il Museo della Vodka situato all'interno di un bellissimo centro di gallerie d'arte e piccoli negozi nella ex fabbrica di vodka Koneser.
Da non perdere una passeggiata lungo la Vistola, il fiume che attraversa Varsavia, una passeggiata alla scoperta del centro (da non confondere con la Città Vecchia) e un giro al grande Mercato Comunale della città.
INFORMAZIONI PRATICHE
Tempo: 16 notti, di cui 3 trascorse in Germania durante gli spostamenti da e per la Polonia
Costo totale: 4000€ (benzina, caselli, bollo svizzero, pernottamento e pasti, ingressi e tour turistici, souvenir da regalare ad amici e parenti)
Hotel: prenotati per lo più tramite www.booking.com (anche di giorno in giorno)
Mezzo di trasporto: auto
Altre info:
Lingua parlata: polacco (l'inglese è parlato ovunque anche dalle persone più anziane. Non sempre, invece, le spiegazioni nei musei sono in doppia lingua)
Moneta locale: zloto (1 zloto circa 0,22€)
Covid: quando siamo stati noi (agosto 2021) la mascherina non era obbligatoria all'esterno e all'interno solo per visitare musei e luoghi turistici particolarmente affollati. A noi non hanno mai chiesto il Green Pass. Né negli hotel, né nei ristoranti (anche mangiando all'interno), né durante i vari attraversamenti di frontiera.
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