Cosa si nasconde dietro ai problemi di obesità dei piccoli? Una rilettura della fiaba di Cappuccetto Rosso per capire la psicologia dei bambini e l'importanza di riempire i loro vuoti.
Le allergie alimentari rappresentano una fonte di stress emotivo e psicologico sia per i bambini che per i genitori. Sia gli uni che gli altri, infatti, si vedono costretti a rapportarsi con il cibo in modo diverso dagli altri.
Rimanere a casa con i propri bambini o tornare al lavoro? Per le mamme che non hanno scelta, in un senso e nell'altro, e per quelle che la scelta ce l'hanno ma sono affrante dai sensi di colpa, ecco alcuni consigli su come affrontare il distacco dal nido domestico e dal proprio bimbo.
Cosa potrebbe nascondere la continua richiesta di cibo da parte dei bambini? Come mai alcuni bimbi sembrano essere sempre affamati dando la sensazione di non essere mai sazi? Un altro interessante articolo a cura dell'Associazione Pollicino.
Dietro a comportamenti da “piccoli despota” si celano spesso disagi compulisvi che esprimono una richiesta precisa dei bimbi ai loro genitori: mettere degli argini.
Perché alcuni bambini mangiano tutto a casa dei nonni e a casa di mamma e papà no? Che cosa caratterizza la relazioni nonni-nipoti e perché è importante coltivarla? Ce ne parla l'Associazione Pollicino.
Il rifiuto del cibo della manes nei primi mesi di frequentazione della Scuola Materna può nascondere, in realtà, forme di disagio che nulla hanno a che vedere con la qualità dei pasti offerti. Ce ne parla l'Associazione Pollicino.
C'è chi dice che la lettura ad alta voce disincetivi la voglia del bambino di scoprire cosa c'è scritto nei libri. Nulla di più falso. Anzi. Come si sa, i bambini abituati ai libri, sono più inclini alla lettura in autonomia e sviluppano capacità di fruizione attiva verso gli stimoli esterni.
Il primo incontro del bambino con il cibo/ latte rappresenta l’incontro con l’amore; l’altro, prendendosi cura del neonato e soddisfacendo un suo bisogno fisiologico, offre il proprio amore unico e irripetibile.
In base a quali caretteristiche un orsetto, una bambola, una copertina diventano oggetti d'amore per un bambino? Degni sostituti della madre e in grado di dare al piccolo la stessa sicurezza che gli dà lei? Ce ne parla l'Associazione Pollicino.
Cosa significa, come sosteneva Winnicott che un neonato può sopravvivere solo in relazione a qualcuno che lo faccia sentire parte di una relazione, pronto ad accoglierlo e dare rifugio al suo primo grido? Ce ne parla l'Associazione Pollicino.
L'allattamento al seno, nel mondo moderno, è considerato la miglior forma di allattamento possibile per il bambino. Se questo è vero dal punto di vista strettamente nutritivo, per quanto riguarda l'aspetto psicologico non è così. Durante l'allattamento, il bimbo nutre il suo corpo ma anche il suo cuore. E da questo punto di vista non c'è alcuna differenza tra seno e biberon.
Dal bambino immaginario al bambino reale. Le fantasie della futura mamma rispetto al nascituro servono per predisporla al nuovo ruolo che l'attente. Al contempo, però, quando il bimbo sarà nato, il confronto tra immaginazione e realtà può suscitare delusioni.
Sono sempre di più le strutture ospedaliere che cercano di offrire alla neomamma la possibilità di partorire in un ambiente sicuro dal punto di vista medico, ma al contempo intimo e familiare per sostenere la naturalità e le esigenze fisiologiche del parto stesso.
Preadolescenza. Una tappa evolutiva che segna un cambiamento epocale nei ruoli stabiliti fino a quel momento in famiglia. I genitori, dall'essere indispensabili, devono imparare a diventare disponibili. Contrattando, con i figli, diritti e doveri, piaceri e responsabilità.
Lo svezzamento rappresenta un momento molto delicato della relazione mamma-bambino in cui entrambi devono prendere atto e accettare il cambiamento di ruolo che la fine dell'allattamento esclussivo impone. La mamma da indispensabile diventa disponibile.
Lo svezzamento, ossia il passaggio da un'alimentazione esclusivamente liquida a una solida, implica, dal punto di vista psicologico, l'accettazione da parte del bambino (e del genitore) dell'atto aggressivo come necessario per raggiungere l'autonomia. Qualora questa necessità aggressiva venga negata, può accadere che il bimbo inizi a rifiutare la pratica del masticare.
Come cambiano le relazioni di coppia quando in famiglia arriva un bambino. Come il bambino vero differisce da quello immaginato durante il parto e come mamma e papà, insieme, devono imparare a rapportarcisi.
Qual è il momento migliore per chiedere al bambino di abbandonare l'uso del ciuccio? Quale dovrebbe essere il comportamento dei genitori durante questa delicata fase di passaggio? E perché alcuni bambini faticano più di altri ad abbandonare il succiotto?
Quale dovrebbe essere il ruolo di un genitore durante un litigio tra fratelli? Quali sono le componenti di cui tenere conto? Come andrebbe gestito lo scontro?
La tavola è spesso il terreno privilegiato di furibonde lotte combattute a colpi di cucchiaio tra genitori e figli. Ma il rifiuto del cibo nasconde spesso qualcosa di diverso. E instaurare un braccio di ferro affiché il bambino mangi qualcosa è controproducente.
I bambini che mangiano troppo, spesso, lo fanno non tanto per saziare l'istinto della fame, ma per colmare un vuoto interiore e attirare su di sé l'attenzione. Come intervenire in questi casi?
Capita spesso che i genitori mettano in scena comportamenti ricattatori verso i figli quando questi rifiutano il cibo o non mangiano quello che dovrebbero. Spesso, però, i disagi alimentari dei bambini nascondono una richiesta di aiuto che il ricatto banalizza e non accoglie.
L'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus si pone come obiettivo quello di sensibilizzare genitori e operatori dell'infanzia sul problema dei disturbi alimentari in età pediatrica e durante l'adolescente intesi come messaggi che nascondono problematiche più ampie.