Al parco con i bambini
Data la stagione, niente è più piacevole che trascorrere al parco il pomeriggio con i bambini. Qualche consiglio per evitare di trasformare le ore all'aria aperta in un incubo.

Data la stagione, niente è più piacevole che trascorrere al parco il pomeriggio con i bambini. Qualche consiglio per evitare di trasformare le ore all'aria aperta in un incubo.
Dopo il lungo inverno chiusi in casa, niente è più piacevole, per mamme e bambini, che trascorrere all’aria aperta i pomeriggi dopo la scuola o l’asilo.
All’aria aperta i piccoli possono, finalmente, dare libero sfogo alla loro vitalità, correre, giocare, trascorrere il tempo libero con i coetanei, scoprire nuovi giochi, vivere nuove avventure. Il tutto, sotto l’occhio vigile dei genitori che, però, possono a loro volta rilassarsi, chiacchierare tra loro, condividere esperienze e dubbi con altre mamme e papà, allentare un po’ la presa.
Per evitare, però, che queste ore si trasformano in un incubo, è necessario avere alcuni accorgimenti, stabilire in anticipo alcune regole ed essere determinati nel non soccombere nelle richieste dei figli.
Ecco qualche consiglio.
LIBERTA’ DI MOVIMENTO, MA CON CRITERIO
Al parco i bambini dovrebbero poter correre e giocare senza eccessive limitazioni. In uno spazio finalmente grande e tutto da scoprire, tenerli ‘al guinzaglio’ non farebbe che accrescere la loro frustrazione. Per evitare, però, pericoli e problemi è fondamentale dare ai bimbi informazioni chiare, tenendoli sotto controllo senza, di fatto, far sentire la propria presenza.
STABILIRE UN ORARIO
Per evitare scenate al momento di andare via, stabilire sin da subito un orario dopo il quale si torna a casa. Quando è il momento di andare via, anche di fronte al più persistente dei capricci, è molto importante essere determinati e non eccedere nelle concessioni di tempo. I bambini in questo modo capiranno che buttarsi a terra, piangere e gridare perché non si vuole andare via sarà del tutto inutile.
LITIGI TRA BAMBINI
Per quanto possibile, i genitori dovrebbero stare fuori dai litigi tra i bambini a meno che questi non si trasformino in atti di violenza ai danni dei compagni (in questo caso, è necessario mettere subito in chiaro che le mani non si alzano, i pugni non si tirano, i calci non si danno).
Un adulto, infatti, per quanto cerchi di rimanere neutrale ed essere obiettivo, difficilmente riuscirà a entrare nelle dinamiche di gioco e relazione dei propri figli e degli altri bambini.
Litigando con i compagni, poi, i bimbi impareranno a conoscere i loro limiti e a confrontarsi con i desideri, le aspettative e i bisogni di tutti.
ALTALENA CHE PASSIONE
Su e giù sull’altalena, ore sullo scivolo, sul cavallino, sui giochi del parco… I bambini non finirebbero mai di fare ciò che li diverte.
Accontentarli è assolutamente necessario. Anche in questo caso, però, è molto importante stabilire un orario, dare delle regole.
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