Consigli per non perdere il bambino in spiaggia

Per quanto possa sembrare assurdo, è la spiaggia il luogo in cui si perdono la maggior parte dei bambini. Causa il sovraffollamento, la mancanza di punti di riferimento, lo stato di rilassamento mentale e fisico dei genitori… Per fortuna, la maggior parte di questi smarrimenti temporanei si conclude con un lieto fine. Ma lo spavento è tale che se è possibile evitarsi lo stillicidio decisamente meglio. Ecco, dunque, alcuni consigli per prevenire o, quanto meno, fornire al bambino le informazioni necessarie per ritrovare mamma e papà.

  • Dotate tutti i bambini di un braccialetto sul quale sono indicati, con un pennarello indelebile, nome, cognome e numero di telefono di mamma o papà. Se il bimbo è già in grado di comprendere (di solito dai 3 anni e mezzo in su) ditegli chiaramente, in caso si dovesse perdere, di rivolgersi a un adulto (se c’è al bagnino) mostrandogli il braccialetto. Con i bambini più grandi sarà sufficiente far loro memorizzare il vostro numero di telefono e il nome del bagno da cui provengono.
  • Se frequentate spiagge attrezzate, mostrate al bambino chi è il bagnino e ditegli di avere sempre lui come punto di riferimento e di rivolgersi sempre al bagno di riferimento qualora dovesse perdersi. Altrimenti, date al bimbo altri punti di riferimento presenti sulla spiaggia e spiegategli che, se si dovesse perdere, di dirigersi verso questi punti e aspettare.
  • In una spiaggia molto affollata perdere di vista un bambino che gioca o fa il bagno è davvero questione di una frazione di secondo. In questi casi, quindi, i casi sono due: o rimanete accanto al piccolo senza lasciarlo un secondo. Oppure evitate di frequentarle nelle ore di maggiore affollamento. Sembra categorico. Ma non ci sono molte altre soluzioni.
  • Insegnate al bambino a comunicarvi qualsiasi spostamento: se sta giocando e decide di fare il bagno. Oppure se va a fare una passeggiata con gli amici. A giocare a pallone in un altro punto della spiaggia…. Questo vi eviterà brutti e inutili spaventi.
  • Insegnate ai bambini a chiedere aiuto se sono in difficoltà, gridando più rumorosamente possibile se necessario (ci riferiamo, quindi, ai casi in cui non sia il bambino ad allontanarsi di sua volontà. Ma venga, invece, “preso” da estranei). Esistono delle parole chiave da urlare in questi casi che il bimbo deve dire: aiuto, mi stanno portando via, per esempio, potrebbe mettere in allerta le persone presenti che possono bloccare i male intenzionati e dare l’allarme.

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