Corsi di inglese per bambini all'estero

Avvicinare quanto prima possibile i bambini alla lingua inglese, spesso proposta come possibilità ludica, piuttosto che come disciplina di apprendimento, è una delle priorità di tantissimi genitori in merito all’educazione e alla formazione dei figli
La consapevolezza, infatti, dell’importanza dell’inglese nella vita quotidiana, professionale e non, di tutti noi, è, ormai, una certezza per chiunque: le generazioni future non potranno prescindere dal confronto con l’inglese e in un mondo in cui le distanze si sono accorciate e la comunicazione è diventata globale chi non lo conoscerà rimarrà tagliato fuori.

Appurato questo, però, la domanda che molte mamme e molti papà si pongono è:
come avvicinare i piccoli all’inglese? Quale approccio seguire? A quale struttura affidarsi? Ed è davvero utile affidarsi a una struttura oppure ci si può avvalere degli innumerevoli strumenti che tutti hanno in casa (televisione, computer, tablet…)?

Le possibilità sono molteplici:

  • c’è chi opta per un corso di lingua pomeridiano da seguire nel doposcuola
  • chi, potendoselo permettere, sceglie sin dalla Scuola di Infanzia strutture bilingue
  • chi impone al figlio la visione di cartoni animati, video e letture solo in lingua inglese
  • chi si affida a un insegnante madrelingua privato (o tate e baby sitter di lingua anglofona)
  • chi si orienta verso una vacanza studio all’estero

VACANZE STUDIO ALL’ESTERO: DA CHE ETA’?
La maggior parte delle offerte di studio all’estero partono dagli 8 anni di età, momento in cui si ritiene che il bambino possa essere pronto ad affrotare una separazione prolungata dalla famiglia in un contesto diverso da quello del Paese in cui vive. Detto questo, in realtà, non esiste un’età ‘giusta’ e molto dipenderà dal bambino che si ha di fronte, dal suo grado di autonomia (non solo pratica, ma anche emotiva), dalla voglia o meno che dimostra per esperienze diverse, dalla sua capacità di adattamento (che va presa in considerazione dal momento che, probabilmente, si troverà a rapportarsi con una realtà differente, abitudini diverse, cucina e lingua non sue).
Il consiglio, quindi, per i genitori che stanno valutando questa opportunità è di tenere ben presenti le particolarità specifiche del proprio figlio, senza forzare i tempi ma anche senza tarpargli le ali qualora il bimbo fosse effettivamente pronto a una simile esperienza.

I PARAMETRI DA VALUTARE NELLA SCELTA DELLA STRUTTURA
A offire corsi di lingua all’estero sono tantissimi tour operator e strutture. Nella valutazione di quella più indicata per il proprio bambino va, però, preso in esame, prima di tutto, l’effettiva specializzazione delle stesse verso l’infanzia. Le esigenze di un bimbo, infatti, sono molto diverse da quelle di un adolescente o di un adulto e una preparazione specifica fa la differenza per non creare problemi al piccolo ed essere certi della propria scelta.
Diverso è anche l’approccio didattico proposto allo studio della lingua inglese, che deve essere sì formativo, ma anche ludico e in grado di coinvolgere e interessare il bambino.
Le località scelte per i corsi devono essere selezionate con cura, per la sicurezza del bimbo e perché possa trovarvi un ambiente accogliente e famiglie ospitali e capaci di interagire con ospiti junior.
Inoltre, devono essere particolarmente curate anche le attività per il tempo libero proposte. In modo che la vacanza studio possa davvero soddisfare tutte le esigenze di un bimbo.
EF, per esempio, leader da 50 anni nell’organizzazione di vacanze studio in inglese all’estero a tutti i livelli e per tutte le età, offre a questo proposito programmi linguistici ad hoc pensati per bambini dagli 8 ai 14 anni, ulteriormente segmentati per età e per bisogni specifici di bimbi della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Ma non è, naturalmente, il solo.
Nel nostro Speciale centri estivi 2015, per esempio, troverete tantissime organizzazioni e strutture che organizzano campi estivi (non solo all’estero) incentrati sull’insegnamento della lingua inglese.

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