Disturbi in vacanza: diarrea del viaggiatore

La diarrea del viaggiatore, che tende a comparire nei primi giorni di viaggio, è un disturbo frequente tra coloro che viaggiano in località esotiche, caratterizzate da un clima caldo o caldo-umido, condizioni igieniche carenti e un sistema alimentare molto diverso dal nostro.
Si presenta tipicamente con scariche giornaliere frequenti di feci liquide o semi-liquide, spesso accompagnate da dolori addominali, nausea, vomito, sudori freddi, febbre.
La causa l’ingestione di alimenti, ma più spesso bevande, contaminate da microrganismi che, una volta ingeriti, producono molecole tossiche per l’intestino.
Il decorso per un adulto sano è, generalmente, benigno con la regressione dei sintomi nel giro di 24-48 ore. Per quanto riguarda, invece, bambini e lattanti è fondamentale tenere monitorata la situazione dal momento che scariche frequenti possono compromettere il delicato sistema di idratazione e presenza di sali minerali che garantiscono il benessere dell’organismo. E’ fondamentale, dunque, in caso di malattia, aumentare la dose di liquidi offerta al bimbo, reintegrando minerali preziosi quali potassio e magnesio con una dieta adeguata ed, eventualmente, integratori specifici. Inoltre, integratori di fermenti lattici sono fondamentali per ristabilire l’integrità della flora batterica.

COME PREVENIRLA

  • Prima di partire e nei primi giorni di soggiorno, può essere utile la somministrazione di fermenti lattici per rafforzare le difese intestinali e mantenere viva la flora batterica.
  • Bere solo acqua imbottigliata di cui si conosca la provenienza. L’acqua del rubinetto può essere bevuta solo dopo bollitura.
  • Evitare il consumo di ghiaccio e di bevande di cui non si conosca la provenienza (per esempio, succhi di frutta o limonate fatti in casa).
  • Utilizzare l’acqua minerale anche per la pulizia dei denti.
  • Evitare il consumo di cibi crudi (carne, pesce, verdura…), poco cotti o riscaldati.
  • Mangiare solo frutta che si può sbucciare.
  • Lavarsi sempre le mani prima (e dopo) dei pasti.
  • Evitare il consumo di latte e uova non pastorizzate e di gelato artigianale se non si è più che certi della sua manifattura.
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