Peso sotto controllo

L’aumento ponderale in gravidanza è, naturalmente, inevitabile. Parte del peso che la donna acquisisce via via nel corso dei nove mesi è dovuto all’aumento del volume dell’utero, alla placenta, alla presenza del bambino e alla necessità dell’organismo di accumulare grassi da spendere, poi, successivamente durante l’allattamento.
Sono molte, però, le donne che, proprio durante il periodo della dolce attesa, imparano a nutrirsi in modo corretto, privilegiando fibre, vitamine e sali minerali a scapito dei grassi. Così come sono tante le donne che, sempre in gravidanza, acquistano abitudini che le portano ad avere uno stile di vita sano (smettere di fumare, andare a letto presto, diminuire l’assunzione di alcolici e bevande a base di caffeina…).
A dispetto di quello che si potrebbe pensare, infatti, proprio la gestazione costituisce un’ottima opportunità per “mettersi a dieta” (dove per “dieta” non si intende un regime alimentare ipocalorico, ma il tipo di alimentazione che si sceglie quotidianamente per soddisfare i propri bisogni alimentari), scegliendo con cura gli alimenti da inserire nella propria alimentazione quotidiana e facendo proprie abitudini e regole alimentari sane da mantenere anche nei mesi successivi.

Anche dal punto di vista alimentare, la gravidanza può essere suddivisa in tre fasi distinte.

  • Nel primo trimestre può capitare che la futura mamma, anziché aumentare di peso, dimagrisca, soprattutto se soffre di nausee mattutine. In questi primi tre mesi, comunque, l’aumento ponderale dovrebbe essere pressoché impercettibile e la pancia non dovrebbe fare la sua comparsa prima della 12° settimana (ovviamente, non è una regola e ci sono delle eccezioni). Inoltre, è proprio il primo periodo quello in cui si fanno sentire con più insistenza le voglie, dovute per lo più agli sconvolgimenti in atto nell’organismo che cambiano la percezione degli odori e dei sapori. Già dal primo trimestre, in ogni caso, è bene rinunciare ad alimenti quali i super alcolici, limitando il consumo di alcolici, caffeina e teina. Nel caso in cui, poi, il test della toxoplasmosi risulti negativi, vanno completamente eliminati dalla propria dieta gli insaccati e la carne cruda, avendo cura di lavare sempre verdure e frutta.
  • Il secondo trimestre è, sotto tutti i punti di vista, quello più tranquillo: le nausee dovrebbero essere pressoché scomparse e anche il desiderio di cibi strani si attenua. La futura mamma dovrebbe avere già rinunciato ai super alcolici, agli insaccati, alla carne cruda e dovrebbe avere diminuito il consumo di caffè e tè nell’arco della giornata. Durante questo periodo il peso aumenta di circa 1,5 kg al mese. È bene, comunque, tenere sempre sotto controllo l’aumento ponderale per evitare di trovarsi, poi, appesantite nell’ultimo trimestre, quando la pancia e la fatica della gravidanza cominciano a creare qualche problema.
  • Gli ultimi tre mesi sono i più lunghi e faticosi. In questo periodo la futura mamma prende circa 2 kg al mese (a fine gestazione l’aumento non dovrebbe superare i 12 kg). Ecco perché la dieta va sempre tenuta sotto controllo privilegiando frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), pesce (2 porzioni alla settimana) per favorire lo sviluppo del cervello del nascituro e per il proprio benessere personale, cibi ricchi di ferro (carne, broccoli, cavoli, legumi, uova, pane integrale), alimenti proteici (almeno 60 gr al giorno) e carboidrati a rilascio lento (pasta, pane, riso, cereali) che permettono di affrontare con maggiore energia stanchezza e fatica. Sì ai latticini per l’apporto di calcio e vitamina A. Sì alle uova, purché freschissime e ben cotte.

    Una neomamma che durante la gravidanza ha controllato la sua dieta ed è stata attenta all’aumento di peso, dopo il parto non avrà problemi a tornare in forma già nel giro di un anno.

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