La notte di Natale
Dopo tanta attesa, finalmente, Natale è arrivato. Ecco qualche consiglio per rendere la Notte Santa veramente magica.
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di Manuela Magri LA FESTA IL 25 DICEMBRE LA FESTA IL 24 SERA
Natale è, in fin dei conti, la festa che richiede i preparativi più lunghi. I giorni che precedono la Notte Santa, infatti, sono caratterizzati da frenetiche corse alla caccia dei regali, pacchetti da confezionare e da nascondere, ricette da recuperare e preparare, tavola da imbandire, addobbi da allestire, biglietti da scrivere e spedire, parenti da chiamare, amici da incontrare… Insomma, tanta fatica… e poi?
E poi bisogna procedere affinché il giorno di Natale sia davvero speciale. Ecco qualche consiglio.
Se i bimbi sono molto piccoli la cosa migliore sarebbe rimandare i festeggiamenti alla mattina del 25 dicembre, per non sballare tutti i loro orari e per prolungare le aspettative dell’attesa.
La sera precedente, completati gli ultimi acquisti, fate loro il bagnetto e festeggiate la vigilia con una lauta cena preparata ad hoc per l’occasione. Non importa se, per una volta andranno a letto un po’ più tardi: lasciate che rimangano a tavola con voi fino alla fine del pasto e, quindi, dopo aver raccontato loro una favola, se possibile inerente al Natale e alle sue tradizioni e leggende, spediteli a nanna con la scusa che Babbo Natale (o Gesù Bambino, a seconda di quelle che sono le vostre usanze) non si farà vedere se non quando tutti i componenti della famiglia saranno andati a dormire. A questo punto, avrete tutto il tempo per organizzare la festa e rendere davvero speciale il loro risveglio.
Diversi sono i modi in cui potrete procedere:
se volete che i bambini credano davvero che Babbo Natale sia venuto di notte, si sia misteriosamente intrufolato in casa e abbia deposto sotto l’albero tutti i doni che i piccoli avevano richiesto nelle loro letterina, tirate fuori pacchi e pacchetti e metteteli in bella vista, lasciandone magari qualcuno vicino alla porta di casa come se fosse scivolato inavvertitamente dal sacco di Santa Clause. Con la polvere d’oro potreste disegnare delle orme sul pavimento per simulare i passi dei folletti che hanno aiutato Babbo Natale a consegnare i regali e, procedendo nello stesso modo, potreste lasciare delle tracce anche sulle maniglie delle porte e sui doni.
La sera precedente, insieme ai bimbi, preparate sulla tavola una tazza di latte caldo e miele, qualche biscotto e un bicchiere di vino. Durante la notte, svuotate la tazza, sbriciolate i dolcetti e sporcate il tovagliolo: i bimbi, svegliandosi la mattina, crederanno che Babbo Natale e gli gnomi, stanchi dopo il loro lungo viaggio e affamati, si siano fermati a sorseggiare il latte e a bere il vino prima di andarsene per proseguire il loro giro.
Se, invece, avete l’abitudine di festeggiare il Natale il 24 dicembre, la cosa migliore che potreste fare è incaricare qualcuno di interpretare la parte di Babbo Natale che arriva di notte carico di doni e se ne va dopo averli lasciati sotto l’albero o averli consegnati direttamente alla persona interessata.
Piuttosto che rivolgervi al papà o al nonno (che potrebbero essere facilmente riconosciuti) chiedete a un vicino o a un parente lontano di indossare il costume del caro vecchino in modo che i bambini non abbiano alcun sospetto in merito alla sulla vera identità. Mettetevi d’accordo con la persona incaricata perché arrivi verso mezzanotte, dopo cena o, più suggestivo, al suonare delle campane. Dotatela di un grosso sacco di iuta grezza e ditele di consegnare i pacchetti direttamente ai destinatari (per fare questo, precedentemente, dovrete attaccare a ciascun regalo il biglietto con il nome della persona a cui è destinato): i piccoli non crederanno ai loro occhi e finiranno per essere più interessati a Babbo Natale che ai doni!
Dopodiché, sempre con i bambini, procedete all’operazione di scartamento dei giocattoli e, quindi, stanchi ma felici, spediteli a letto.
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