Come organizzare la giornata dopo la fine della scuola
Dal tempo libero ai compiti delle vacanze. Dai centri estivi ai pomeriggi al parco. Ecco come riorganizzare la giornata dei bambini una volta che la scuola sarà terminata.
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di Alessia Altavilla
Con la fine della scuola, inevitabilmente, le giornate dei bambini (e dei loro genitori) cambieranno.
I ritmi saranno più lenti. Il tempo di tutti dovrà essere riorganizzato.
I più fortunati partiranno per il mare o la montagna, alla conquista dell'aria buona, del gioco e del divertimento.
Molti di quelli che resteranno in città, inizieranno a frequentare campus e centri estivi. Tanti saranno gestiti dai nonni o dalle baby sitter assoldati a tempo pieno per prendersi cura dei piccoli.
Ecco, dunque, alcuni spunti per rivedere la routine quotidiana in funzione delle nuove esigenze.
LA RICONQUISTA DEL TEMPO LIBERO PERDUTO
Finalmente vacanza. Che per i bambini significa, soprattutto, possibilità di fare quello che vogliono senza limiti e orari.
È fondamentale dare ai piccoli la possibilità di vivere a pieno questa nuova realtà, guidandoli a 'occupare' le ore di libertà in modo che non vadano del tutto sprecato. L'ozio è senz'altro importante. Non serve, perciò, riempire le loro giornate di impegni o scadenze. Se non frequenteranno centri estivi e campus, lasciate, dunque, che dormano fino a tardi al mattino, regalate loro risvegli lenti, fatti di lunghe colazioni e possibilità di crogiolarsi nel letto se ne hanno voglia.
Se ne avete la possibilità, pranzate tutti assieme. Coinvolgeteli nella preparazione dei pasti. Godetevi il tempo che vi viene concesso assieme.
Evitate che passino tutto il tempo davanti alla televisione o al tablet. Provate a incuriosirli (senza obbligarli) con attività creative, letture e giochi (da soli o con voi). Una buona idea è, subito dopo la fine della scuola, accompagnarli in libreria a scegliere qualche libro da leggere con calma nelle ore libere o sotto l'ombrellone. Vanno bene anche fumetti e giornali di enigmistica.
Cercate di passare quanto più tempo possibile all'aria aperta. Eventualmente, accordatevi con qualche compagno per vedersi nel pomeriggio. Prima di cena, sempre se ne avete la possibilità, organizzate aperitivi all'aperto con gli amici e cene in casa. Invitate i loro compagni a giocare a casa. Quelli rimasti in città saranno felici di condividere giochi e ozio con gli amici di sempre.
I COMPITI DELLE VACANZE
Tutti d'accordo che a svolgere i compiti delle vacanze non si comincia prima di luglio. Giugno è dedicato al relax completo, per staccare e ricaricare le batterie. Il tempo dei compiti andrà, poi, organizzato in modo che rientri nella routine quotidiana in modo da non togliere tempo alle attività ludiche (tutti i giorni, non più di un'ora al giorno, senza altre distrazioni).
Per impegnare, comunque, i bambini nelle settimane di giugno si può proporre loro di leggere, li si può portare a vedere mostre e spettacoli teatrali, si possono approfondire i temi trattati durante l'anno da una prospettiva diversa che abbia il sapore, comunque, del gioco. Si, quindi, alle visite culturali, alle letture animate, alle spedizioni in libreria. No all'esecuzione del libretto delle vacanze sin da subito. Lasciate che si riposino e godano a pieno della libertà appena acquisita.
IL TEMPO CON GLI AMICI
Il rischio per i piccoli che rimangono in città è che con la chiusura delle scuole possa restare da soli, isolati in un modo fatto di adulti. Cercate, quindi, per quanto possibile, di mantenere i rapporti con i compagni organizzando merende a casa o al parco, cene, giochi all'aperto. Potete anche cercare un accordo con altre famiglie che si trovano in situazioni simili alla vostra per tenere a turno i bambini ora a casa degli uni, ora a casa degli altri.
Il parco, poi, rappresenta un fantastico luogo di aggregazione. Anche se non siete abituti a frequentarlo durante l'anno, iniziate ad andarci in modo regolare. Gli orari migliori sono la mattina dopo la colazione oppure nel tardo pomeriggio, contando anche sulle lunghe giornate che vi permettono di fermarvi un po' di più ritardando l'ora della cena.
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