Il cognome della mamma: dice sì anche il CdM
Dopo la condanna della Corte Europea dei diritti dell'Uomo di qualche giorno fa, il CdM ha dato il via libera alla modifica dell'articolo 143-bis ammettendo la possibilità di dare al figlio, anche nato al di fuori del matrimonio, il cognome della madre se c'è l'accordo tra i genitori.
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di Manuela Magri
Il ddl, infatti, prevede la possibilità di dare al figlio nato il cognome della madre, e solo il cognome della madre, qualora, però, ci sia un accordo in merito nella coppia rendendo valide le disposizione che verranno applicate alle dichiarazioni di nascita successive all'entrata in vigore della legge (non sarà, dunque, una legge retroattiva).
Forse ti può interessare anche il parere di un legale in merito alla questione del cognome materno ai figli.
La decisione è stata presa, appunto, dopo il caso di una coppia di coniugi milanesi, Alessandra Cusan e Luigi Fazzo, a cui lo Stato Italiano aveva impedito di registrare all'anagrafe la figlia nata nell'aprile del 1999 con il cognome materno anziché con quello paterno.
La coppia si era appellata, dunque, alla Corte di Strasburgo che alla fine ha dichiarato lo Stato Italiano responsabile di aver violato l'articolo 14 della Convenziona e condannandolo, pertanto, a rimettere mano alla legge relativa all'attribuzione dei cognomi nel nostro paese.
Secondo i giudici della Corte Europea, infatti, la possibilità offerta nel 2000 di aggiungere al cognome del padre anche quello della madre non era sufficiente per garantire pari diritti tra i genitori. Ora, invece, l'eguaglianza tra i due sarà totale.
Rimane solo da capire come potrà essere gestito un eventuale disaccordo in merito tra il padre e la madre del bambino.
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Commento inserito da Angela il 23 gennaio 2014 alle ore 10:49
Finalmente!!!
Commento inserito da Alessandra il 21 gennaio 2014 alle ore 00:22
Scusate, ma come la mettete con i fratelli che hanno cognomi diversi? A me non sembra sta grande idea!
Commento inserito da Silvia il 13 gennaio 2014 alle ore 17:06
Era ora! Finalmente una legge che, almeno sulla carta, parifica i diritti dei genitori di fronte alla legge. I miei figli ormai sono grandi e non credo di farne altri, ma mi sarebbe piaciuto che avessero il mio cognome e non quello di mio marito!