L’educazione dei nostri figli inizia fin da piccoli. Consigli degli esperti su come gestire gli aspetti psicologici della crescita, le parolacce, l’età del no
Permettere ai bambini di annoiarsi significa aiutarli a sviluppare doti quali fantasia e creatività. Inoltre, dal punto di vista dello sviluppo emotivo, è uno strumento utilissimo per permettere ai più piccoli di capire davvero a cosa sono interessati e a quali attività dedicarsi.
Cosa potrebbe nascondere la continua richiesta di cibo da parte dei bambini? Come mai alcuni bimbi sembrano essere sempre affamati dando la sensazione di non essere mai sazi? Un altro interessante articolo a cura dell'Associazione Pollicino.
Cosa hai fatto a scuola?. Nulla. Cosa hai mangiato a pranzo?. Non me lo ricordo. Com'è andata dai nonni? Bene. Scene di normale alienazione tra genitori e figli. Mamma e papà cercando di carpire i segreti della giornata dei piccoli e loro muti come pesci. Che fare?
Dietro a comportamenti da “piccoli despota” si celano spesso disagi compulisvi che esprimono una richiesta precisa dei bimbi ai loro genitori: mettere degli argini.
Per lo sviluppo sociale del bambino è importante che sin da piccolo impari a relazionarsi con i coetanei e costruire con loro rapporti sani di amicizia e legami di fiducia. Ecco alcuni consigli per aiutare i bimbi in questo percorso di crescita.
Perché alcuni bambini mangiano tutto a casa dei nonni e a casa di mamma e papà no? Che cosa caratterizza la relazioni nonni-nipoti e perché è importante coltivarla? Ce ne parla l'Associazione Pollicino.
E' importante insegnare ai bambini a essere generosi e gentili con gli altri. 4 cose pratiche che possono fare per abituarsi a tenere in considerazione anche le esigenze degli altri.
E' accertato che, naturalmente, si è portati a usare un linguaggio diverso con i maschietti e le femminucce sin dai primi mesi di vita, andando a stimolare aree del cervello differenti. Alcune frasi, però, andrebbero evitate. Questa settimana vediamo cosa non dire a una bambina.
La piccola ha solo 4 anni. Viaggia insieme a mamma e papà su un volo diretto a Orio al Serio. Nulla di particolare da segnalare a bordo fino al momento del decollo. Quando la bambina tiene in scacco l'equipaggio e tutti i passeggeri con un capriccio che è costato a tutti un'ora di ritardo e ai genitori il clamore mediatico che la vicenda ha suscitato.
Si torna al lavoro e, a breve, anche a scuola e il tempo da trascorrere tutti assieme si riduce drasticamente. Eppure, come ben si affannano a ripetere psicologi ed esperti, non è tanto importante la quantità di tempo trascorso con i figli, ma la qualità. Ecco 5 momenti da ritagliare nella giornata da trascorrere con i propri bambini.
Indipendentemente dalle lingue parlate e conosciute i bambini bilingue o multilingue hanno capacità e competenze che i loro coetanei monolingua non hanno. Ecco perché è importante, quando possibile, farli crescere in un ambiente plurilinguistico.
I consigli di Telefono Azzurro per raccontare ai bambini gli eventi drammatici di queste ultime settimane e, in generale, per affrontare con loro paure e timori legati a fatti di cronaca.
10 regole ispirate al metodo Montessori per genitori che vogliono crescere, anche in casa, i loro bambini seguendo gli insegnamenti della nota pedagogista. Per bambini dagli 0 ai 2 anni.
Molti dei problemi che i genitori pensano di avere rispetto all'educazione dei figli durante l'infanzia hanno a che fare con il cibo: bambini che mangiano troppo, bambini che mangiano troppo poco, bambini che pasticciano fuori pasto, grassi, magri, svogliati, settoriali. Ecco alcuni miti da sfatare in merito all'alimentazione dei più piccini.
E con l'arrivo della primavera tornano a popolarsi i parchi cittadini, le aree versi, i playground all'aperto. Di seguito alcune regole da insegnare al bambino per una convivenza civile con gli altri frequentatori al parco giochi. Per il bene e la serenità di tutti.
La dottoressa Cristina Savatteri ci parla di adozione e delle difficoltà che le famiglie si trovano molto spesso ad affrontare nella relazione con i bambini adottati.
Ispirato al metodo Montessori, il barattolo della calma o calmang jar è uno strumento che sta riscuotendo un enorme successo tra i genitori e nelle scuole per aiutare i bambini a ritrovare la calma dopo un litigio o un capriccio predisponendoli all'ascolto.
La rabbia, di suo, non è un'emozione né negativa né positiva e ha spesso a che fare con paura, frustrazione, senso di inadeguatezza. Ecco come aiutare i bambini a controllarla e, in caso, a isolarla, semplicemente imparando a riconoscerla e a isolarla.
Fatti come quelli di Parigi aprono il dubbio su quale sia il modo migliore per affrontare argomenti di cronaca, anche nera, con i bambini. Ce ne parla la dottoressa Cristina Savatteri.
Iro-Iku è un termine giapponese che indica un metodo basato sull'utilizzo del colore negli arredi e nello spazio destinato ai bambini che stimola la concentrazione, la capacità comunicativa e l'immaginazione.
Arriva il libro che, a detta di chi l'ha provato, farebbe addormentare i bambini, conducendoli al sonno in modo naturale, solo attraverso la lettura delle sua pagine. Si intitola Il coniglio che voleva addormentarsi. E sarà in vendita in libreria a partire da oggi, 13 ottobre 2015.
Senza mettere in mezzo i bambini in scelte più grandi di loro, è fondamentale, però, che i genitori insegnino loro a 'scegliere', per lo meno nelle piccole cose. In modo da rafforzare la loro autostima, guidarli a diventare adulti e insegnar loro l'importanza di assumersi delle 'responsabilità'. Ce ne parla la dottoressa Chiara Corte Rappis.
Prendendo spunto dalle tante pagine sull'argomento che circolano sui vari social network, ecco un elenco di differenze tra i bambini di oggi e quelli di ieri, tra ciò che è normalità nel presente e ciò che era normalità nel passato. Per ridere un po'. E per riflettere su alcune esagerazioni educative dei tempi moderni.
Quale dovrebbe essere il ruolo di un genitore durante un litigio tra fratelli? Quali sono le componenti di cui tenere conto? Come andrebbe gestito lo scontro?
Spannolinare significa abituare il bambino a riconoscere lo stimolo della pipì e della cacca e abituarli a trattnerlo il tempo necessario per arrivare sul vasino. Spesso, però, il processo di apprendimento che riguarda le feci è più lungo ed elaborato rispetto a quello di urinare. Perché e cosa fare.
La tavola è spesso il terreno privilegiato di furibonde lotte combattute a colpi di cucchiaio tra genitori e figli. Ma il rifiuto del cibo nasconde spesso qualcosa di diverso. E instaurare un braccio di ferro affiché il bambino mangi qualcosa è controproducente.
La scoperta della propria sessualità inizia abbastanza precocemente. Già intorno all'anno e mezzo/due i piccoli possono provare piacere nel toccarsi i genitali. Come comportarsi di fronte a questi atteggiamenti?
I bambini che mangiano troppo, spesso, lo fanno non tanto per saziare l'istinto della fame, ma per colmare un vuoto interiore e attirare su di sé l'attenzione. Come intervenire in questi casi?
Sebbene i bambini in età prescolare siano completamente concentrati su se stessi, insegnare loro le regole delle buone maniere è fondamentale per ricordare loro che esistono altre persone al mondo e che tutti meritano rispetto. Ecco cinque regole di buona educazione che un bambino dovrebbe apprendere entro i sei anni.
Ecco perché, secondo la dottoressa Chiara Corte Rappis, nel momento di una sperazione, è fondamentale non trovare una formula di comunicazione che sia universamente valida, ma qualcuno di esterno che accompagni la famiglia e la aiuti a superare la momentanea difficoltà. Soprattutto quando tra le persone interessate ci sono dei bambini.
La selettività alimentare dei bambini. Il rifiuto verso alcuni alimenti. Momentanei periodi di inappetenza. Come comportarsi di fronte a questi comportamenti che la maggior parte dei genitori considera anomali? Serve il braccio di ferro a tavola?
Gabi Mann ha 8 anni. Da 4 anni, tutti i giorni, dà da mangiare ai corvi che si fermano nel giardino della sua casa di Seattle. Dal canto loro, i corvi, la ringraziano portandole piccoli regali. Che, chissà, potrebbero diventare la collezione di un museo davvero fuori dal comune!
Dopo l'anno la capacità di comunicare verbalmente del bambino aumenta esponenzialmente. Dai suoni disarticolati pronunciati nei primi mesi, infatti, il piccolo passa alla vera e propria acquisizione del linguaggio. Ecco come stimolarlo a aiutarlo in questa delicata fase.
Capita spesso che i genitori mettano in scena comportamenti ricattatori verso i figli quando questi rifiutano il cibo o non mangiano quello che dovrebbero. Spesso, però, i disagi alimentari dei bambini nascondono una richiesta di aiuto che il ricatto banalizza e non accoglie.
Crescere un bambino secondo il metodo montessoriano vuol dire tantissime cose. Il sistema, infatti, messo a punto da Maria Montessori e basato soprattutto sulla reale osservazione delle esigenze e dello sviluppo del bimbo, può essere applicato non solo all'ambito scolastico, ma soprattutto alle dinamiche familiari in casa.
Qual è la giusta misura del tempo da dedicare all'educazione dei propri figli? Quali spazi condividere con loro? Quante ore trascorrere insieme con i bambini perché non risentano della nostra mancanza? Ce ne parla la dottoressa Chiara Corte Rappis, partendo da un recente seminario sul tema dello spazio e del tempo da dedicare all'istruzione a scuola.
L'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus si pone come obiettivo quello di sensibilizzare genitori e operatori dell'infanzia sul problema dei disturbi alimentari in età pediatrica e durante l'adolescente intesi come messaggi che nascondono problematiche più ampie.
Sottotitolo: senza mettere mano al portafogli. Ossia quali sono le cose che i bambini amano fare e che possono essere proposte loro che non prevedano spese e che non rientrino nella categoria 'vizi'.
È importante che i bambini imparino sin da subito che non possono essere sempre al centro dell'attenzione e che qualche volta devono mettere da parte il loro egocentrismo.
Esiste una formula perfetta per essere buoni genitori? Cos'è un buon genitore? Come deve comportarsi? Ce ne parla la dottoressa Chiara Corte Rappis cercando di dare risposta a una delle domande che maggiormente assillano i genitori.